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Nasce la FNIC, la Federazione Nazionale dell'Ingegneria Civile

AGI, AICAP, ANIDIS, CTA e CTE hanno firmato l'atto costitutivo della FNIC, la Federazione Nazionale dell'Ingegneria Civile.

I presidenti delle 5 prestigiose e storiche associazioni, Nicola Moraci per AGI, Marco Menegotto per AICAP, Franco Braga per ANIDIS, Bruno Finzi per CTA e Marco Di Prisco per CTE, hanno firmato l'atto costitutifo della Federazione che rappresenterà culturalmente il mondo dell'ingegneria civile italiana, dalla sismica alla geotecnica, dal cemento armato all'Acciaio.

Si tratta un accordo importante, che pone le basi per future collaborazioni e avrà un sicuro effetto positivo sia sulla ricerca che sull'evoluzione normativa del Paese.

INGENIO si congratula con la nuova Federazione, rendendosi fin da subito disponibile per dare ospitalità alle iniziative, ai comunicati e alle informazioni delle Associazioni.


Il commento

Una decisione importante per tutto il mondo dell'ingegneria e per le costruzioni.

Ho avuto modo di frequentare in questi anni le associazioni che hanno deciso di dare luogo alla FNIC. Si tratta di associazioni che hanno almeno due meriti: conservare la storia dell'ingegneria italiana e contribuire alla diffusione delle conoscenze e dell'innovazione tecnica negli specifici settori.

Associazioni dove si lavora gratis, animati da un profondo affetto per la cultura tecnica e dalla voglia di dare un contributo attivo, rubando spazio al lavoro, al tempo libero, mettendosi a disposizione di colleghi universitari e professionisti. Associazioni che rappresentano una parte importante del mondo accademico e professionale, dell'industria e delle istituzioni. Luoghi dove spesso si costruiscono le basi per lo sviluppo normativo, dove si avviano confronti serrati e, al tempo stesso, rispettosi.

Ho partecipato a numerosi congressi, seminari e corsi, ho collaborato in tanti eventi, ho usufruito della disponibilità dei consiglieri e membri di queste associazioni per la mia attività editoriale e le mie iniziative.

Senza queste associazioni il nostro Paese sarebbe oggi più povero, la nostra professione avrebbe perso parte delle sue radici, e di certo non avremmo quel ruolo internazionale che invece ricopriamo.

La nascita della Federazione è un passaggio importante, perchè pone la basi non solo per una maggiore collaborazione, ma anche per rafforzare questo patrimonio della cultura tecnica in una fase di ricambio generazionale, che coinvolge sia le figure chiave del settore che l'intero mondo delle professioni tecniche.

Un plauso quindi ai presidenti che hanno compiuto questo passo importante, e un augurio perchè il progetto abbia successo.

Andrea Dari

Direttore di Ingenio