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Rischio sismico, in arrivo altri 145 mil di euro per interventi di prevenzione

Pubblicato il decreto del Presidente della Protezione Civile che sblocca i fondi relativi all’annualità 2015 destinati agli interventi di rischio sismico e a studi di microzonazione sismica

Pubblicato il decreto del Presidente della Protezione Civile che sblocca i fondi relativi all’annualità 2015 destinati agli interventi di rischio sismico e a studi di microzonazione sismica
 
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.192 dello scorso 18 agosto il DECRETO 21 giugno 2016 che definisce la Ripartizione relativa all'annualità 2015 dei contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico, disciplinati dall'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 9 maggio 2016, n. 344, adottata in attuazione dell'articolo 11 del decreto - legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77. (16A06067).
 
Nel decreto sbloccato l’ammontare dei fondi statali dell'annualità 2015 per gli interventi di prevenzione del rischio sismico, di cui 139,3 milioni suddivisi e di competenza delle Regioni e 6 gestiti direttamente dallo Stato per interventi urgenti.
 
Di seguito la tabella con la ripartizione dei fondi:
 
 
A questo punto il testimone passa alle Regioni che dovranno individuare gli interventi su edifici pubblici e privati secondo le regole stabilite dalla Protezione Civile con l’Ordinanza del 9 maggio 2016 e darne relativa comunicazione.
 
Tali risorse saranno destinate a:
 
a) studi di microzonazione sismica e analisi della condizione limite per l'emergenza (16 milioni di euro per l'annualità 2015);
b) edifici pubblici: interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d'interesse strategico per finalità di protezione civile;
c) edifici privati: interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati (124 milioni di euro per gli interventi indicati alle lettere b e c).
d) altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione.
 
I fondi previsti per l’anno 2015 toccheranno 3872 Comuni Italiani che rappresentano quelli a più alto rischio sismico ossia con ag uguale o maggiore di 0,125g.
A livello regionale tre sono le Regioni a cui vanno i contributi maggiori: Campania, Calabria e Sicilia.
 

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