Data Pubblicazione:

Rapporto Cresme – Symbola: supereremo la crisi grazie alle ristrutturazioni?

Rapporto Cresme – Symbola: supereremo la crisi grazie alle ristrutturazioni?

Il settore dell’edilizia è quello che più di altri ha pagato la crisi globale con un’emorragia di 600mila posti di lavoro dal 2008 ad oggi.
Il rapporto "Una nuova edilizia contro la crisi" elaborato da Cresme (Centro Ricerche Economiche e Sociali del Mercato dell'Edilizia) e Fondazione Symbola (Fondazione per qualità italiane) ha messo in luce l'attuale tendenza del mercato dell'edilizia: riqualificazione degli immobili esistenti, innovazione e risparmio energetico. In effetti è stata proprio la riqualificazione edilizia, probabilmente grazie all'ecobonus e agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie, ad assorbire il 79% della produzione del 2016 (con un incremento del 12,3% sul 2015). Ad accrescere l'importanza della riqualificazione vi è inoltre un trend generale orientato all'attenzione al consumo di suolo e una maggiore sensibilità a stili di vita più sostenibili.

«Per rilanciare il nostro mercato interno e l’occupazione non possiamo ripartire dalla vecchia edilizia speculativa, quella del cemento e del consumo di suolo», spiega  il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci. «Bisogna cambiare rotta puntando verso quella nuova edilizia che è già in marcia e che incrocia le sfide della sicurezza antisismica, della ricostruzione post-terremoto, dell’efficienza energetica, della riqualificazione e rigenerazione urbana». 

Il CRESME ha realizzato una attenta analisi sulle offerte immobiliari residenziali in Italia negli anni 2013-2016 sul valore delle case riqualificate rispetto a quelle non riqualificate: nel 2016 sono stati analizzati 500.000 annunci immobiliari, e da questi è emerso che mediamente le abitazioni ristrutturate immesse sul mercato hanno un valore del 29% superiore a quelle non ristrutturate. Non solo, le abitazioni ristrutturate hanno un prezzo medio superiore anche al prezzo medio delle abitazioni nuove.
In questo quadro, gli incentivi fiscali sono stati oggettivamente l’unico motore positivo del settore, e oggi possono giocare un forte ruolo di rilancio grazie al salto di scala che gli incentivi per la riduzione del rischio sismico consentono in ampie parti del Paese.
Gli incentivi  vanno però “pubblicizzati” in maniera più ampia in quanto, ad esempio, secondo un sondaggio Ipsos emerge che il 76% degli italiani conosce l’ecobonus, il 15% dei quali afferma di averlo utilizzato. Ma il sismabonus è invece meno noto: a oggi il 46% degli italiani non ne conosce l’esistenza. E questo nonostante sette italiani su dieci si dicano propensi a spendere di più per avere case più sicure dal punto di vista sismico e con maggiore efficienza energetica.

Scarica il rapporto Cresme – Symbola



 

 

Allegati