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Andrea Dari intervista Antonio Lucchese: il Calcestruzzo e le Linee Guida del Cons. Superiore

A seguito della pubblicazione delle due Linee Guida del Consiglio Superiore dei LLPP, l'editore di INGENIO e inCONCRETO ha incontrato e intervistato l'ing. Antonio Lucchese, del Consiglio Superiore dei LLPP, che ha curato e coordinato la stesura dei due documenti.


Andrea Dari:

Caro Antonio, dopo 9 anni esce una nuova versione delle Linee Guida  sul Calcestruzzo strutturale. Perché il Consiglio Superiore LLPP ha ritenuto utile procedere a questo aggiornamento?

Antonio Lucchese:

Come è noto, il Consiglio Superiore dei lavori pubblici annovera fra gli innumerevoli compiti istituzionali, anche la promozione di studi e ricerche nel campo della normativa tecnica, il controllo della qualità dei prodotti e materiali da costruzione, la vigilanza sul mercato, costituendo con ciò un osservatorio privilegiato sul livello qualitativo dell’industria delle costruzioni.

In tale contesto, il Consiglio Superiore, anche attraverso il Servizio Tecnico Centrale, segue sempre con molta attenzione l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e provvede, di conseguenza, all’aggiornamento del corpus normativo nei vari livelli gerarchici, dalle norme tecniche alle circolari, alle linee guida.

E in tal senso, anche su proposta dell’Osservatorio del calcestruzzo, si è ritenuto opportuno aggiornare le linee guida in argomento, che intervengono in un settore, quello del calcestruzzo, in continua evoluzione.

Anche con delle integrazioni.

Andrea Dari: Quali novità principali delle Linee Guida ?

Antonio Lucchese: Nelle linee guida sulla messa in opera del cls strutturale non ci sono state modifiche sostanziali, ma piuttosto molti affinamenti nelle varie fasi del processo di messa in opera. Le linee guida per la valutazione delle caratteristiche del calcestruzzo in opera sono state invece oggetto di sensibili approfondimenti e modifiche. E’ stato inserito, nella parte iniziale, un glossario dei principali simboli utilizzati, al fine di uniformarli il più possibile. Molto interessanti le novità introdotte nel  Capitolo 3 dove si affronta il tema della valutazione delle caratteristiche del calcestruzzo mediante carotaggio. Si è sviluppato, ad esempio, il tema del disturbo sulla resistenza delle carote, causato dalle operazioni di prelievo, che ha portato all’introduzione del Fattore di disturbo Fd, un coefficiente moltiplicativo del valore della resistenza strutturale ottenuto dalla singola carota, variabile in senso decrescente da 1,10 per i calcestruzzi più scadenti con resistenza compresa fra 10 e 20 N/mmq  fino ad 1,00 per i calcestruzzi con resistenza superiore a 40 N/mmq. Proseguendo nell’aggiornamento della precedente linea guida, numerose perplessità, sfociate in interessanti dibattiti, sono poi sorte nell’affrontare talune problematiche relative, ad esempio, al rapporto 0,83 che tradizionalmente lega la resistenza cilindrica a quella cubica, alla elaborazione dei risultati ottenuti con le carote ai fini della determinazione della resistenza caratteristica del calcestruzzo in sito, fino all’affidabilità delle prove semi-distruttive e non-distruttive in sito, in particolare all’esistenza di un rapporto di correlazione fra il valore della velocità degli ultrasuoni nel calcestruzzo e la resistenza. Al Capitolo 4 si affrontano i metodi indiretti per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo in opera, prendendo in considerazione i metodi più consolidati nella pratica: l’indice di rimbalzo, gli ultrasuoni, l’estrazione di tasselli metallici inseriti nel calcestruzzo (pull-out) e l’infissione di sonde metalliche.

Andrea Dari: Tra le novità un capitolo interamente dedicato ai pavimenti industriali. Un segnale dell’attenzione del Consiglio Superiore per questo settore ?

Antonio Lucchese: Si è ritenuto opportuno inserire un nuovo capitolo (8) relativo alle pavimentazioni in calcestruzzo, avendo ritenuto che tali realizzazioni presentino più di un aspetto meritevole di approfondimento. Al di là della circostanza che una cattiva pavimentazione può presentare anche rischi per la sicurezza, in ogni caso una pavimentazione di qualità rappresenta comunque un buon risultato in termini di durabilità e di economia.

Andrea Dari: Che valore hanno questa tipologia di documenti nel contesto normativo italiano ?

Antonio Lucchese: Sotto il profilo squisitamente giuridico, le linee guida – nella gerarchia delle fonti – vengono dopo i decreti e le circolari ministeriali, pertanto non hanno sostanzialmente valore cogente. Rappresentano tuttavia uno strumento operativo, finalizzato a fornire utili indicazioni nell’ambito: della progettazione ed esecuzione delle opere, delle caratteristiche e dell’impiego dei materiali da costruzione, dei controlli sui materiali stessi, dell’esecuzione dei lavori e delle opere. In tal senso sarebbe corretto operare sempre secondo le disposizioni delle linee guida, quando disponibili in uno specifico settore, salvo motivare opportunamente il mancato rispetto delle stesse. Talvolta, poi, le linee guida vengono indicate dalle norme tecniche come procedure da seguire, in tal caso assumono di fatto valore cogente.