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Cementir, ricavi in crescita del 31,6% nei nove mesi

I risultati dei primi nove mesi del 2017 sono stati leggermente superiori alle attese del management a seguito del buon andamento della regione Nordic & Baltic e Stati Uniti, nonostante i minori risultati conseguiti in Turchia e l'andamento sfavorevole dei tassi di cambio.

Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding, presieduto da Francesco Caltagirone Jr., ha esaminato e approvato i risultati consolidati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2017.

"I risultati dei primi nove mesi del 2017 sono stati leggermente superiori alle attese del management a seguito del buon andamento della regione Nordic & Baltic e Stati Uniti, nonostante i minori risultati conseguiti in Turchia e l'andamento sfavorevole dei tassi di cambio. I risultati hanno beneficiato dell'effetto delle acquisizioni effettuate nel secondo semestre del 2016, che hanno contribuito per 30,5 milioni di Euro al margine operativo lordo. A parità di perimetro, il miglioramento del margine operativo lordo in Egitto, Italia, Cina, Regno Unito, Norvegia e Svezia ha in parte compensato il minor risultato conseguito in Turchia e, in misura minore, in Malesia, e la svalutazione delle valute estere nei confronti dell'Euro, principalmente della Sterlina egiziana e della Lira turca." ha commentato Francesco Caltagirone Jr., Presidente e Amministratore Delegato.

I volumi venduti di cemento e clinker nei primi nove mesi del 2017, pari a 9,6 milioni di tonnellate, hanno registrato un incremento del 31,3%; a parità di perimetro sono risultati in crescita dell'1,7%, grazie all'andamento favorevole della Danimarca, Egitto, Malesia e Cina, alla lieve crescita della Turchia mentre l'Italia ha registrato un calo dei volumi venduti. I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 3,7 milioni di metri cubi, sono risultati in crescita del 15,9%; a perimetro costante sono stati penalizzati dalla flessione delle vendite in Turchia, solo parzialmente compensate dal buon andamento in Danimarca, Norvegia e Svezia.

Nel settore degli inerti i volumi di vendita sono stati pari a 6,9 milioni di tonnellate, in crescita di oltre il 166% grazie al contributo delle attività in Belgio (CCB). A perimetro costante variazioni positive sono state comunque registrate in Svezia e Danimarca.

I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo sono stati pari a 963,8 milioni di Euro in crescita del 31,6% rispetto ai 732,6 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2016 per la variazione del perimetro di consolidamento che ha determinato un aumento dei ricavi di circa 234,8 milioni di Euro, di cui 51,5 milioni di Euro relativi a Cementir Sacci e 183,3 milioni di Euro al gruppo CCB. A perimetro costante i ricavi hanno registrato una sostanziale stabilità rispetto ai primi nove mesi del 2016, nonostante l'impatto negativo dei cambi.
Il positivo andamento dei ricavi in Norvegia, Danimarca, Svezia, Cina e Italia hanno compensato il calo registrato in Turchia e la riduzione dei ricavi espressi in Euro in Egitto, mentre la Malesia ha avuto un andamento pressoché stabile.
Si evidenzia che l'impatto sui ricavi della svalutazione delle principali valute estere rispetto all'Euro è negativo per 63 milioni di Euro, pertanto a cambi costanti 2016 i ricavi sarebbero stati pari a 1.026,8 milioni di Euro, superiori del 40% rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente. I costi operativi, pari a 831,1 milioni di Euro, presentano un incremento di 210,7 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi del 2016 derivante principalmente dalla variazione del perimetro di consolidamento (205,9 milioni di Euro) e al netto di un effetto cambio positivo di 48,1 milioni di Euro.

Il costo delle materie prime risulta pari a 393,5 milioni di Euro (311,0 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2016) in aumento per la variazione del perimetro di consolidamento (78,5 milioni di Euro). A parità di perimetro, l'andamento registra un lieve incremento (+3,1%) nonostante un effetto cambio positivo di 31,4 milioni di Euro principalmente per l'aumento generalizzato del costo di acquisto dei combustibili.

Il costo del personale, pari a 155,2 milioni di Euro, è in crescita di 37,4 milioni di Euro per effetto principalmente della variazione di perimetro (pari a 36,2 milioni di Euro). A perimetro costante l'incremento è pari al 3,6% e nonostante i benefici di un effetto cambio positivo per 5,1 milioni di Euro, l'aumento dei costi è principalmente ascrivibile alle dinamiche inflazionistiche del costo del lavoro, all'incremento del costo del personale di produzione per la maggiore domanda nei Paesi Scandinavi e, inoltre, sono stati sostenuti 3,3 milioni di Euro di oneri straordinari per rescissioni contrattuali.
Gli altri costi operativi risultano pari a 282,4 milioni di Euro, in crescita di 90,7 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo del 2016 per effetto principalmente della variazione di perimetro (91,2 milioni di Euro), e beneficiano di un effetto cambio positivo per 11,7 milioni di Euro.

Il margine operativo lordo si attesta a 152,1 milioni di Euro, in aumento del 28,3% rispetto ai 118,5 milioni di Euro del medesimo periodo del 2016. Il risultato risente positivamente del contributo delle acquisizioni per 30,5 milioni di Euro: il margine operativo lordo del gruppo belga CCB è stato pari a 33,2 milioni di Euro mentre quello di Cementir Sacci è risultato negativo per 2,7 milioni di Euro. A parità di perimetro il margine operativo lordo è rimasto sostanzialmente stabile (+0,6%): il miglioramento in Egitto, Italia, Cina, Regno Unito, Norvegia e Svezia ha in parte compensato il minor risultato conseguito in Turchia e, in misura minore, in Danimarca e Malesia, e la svalutazione delle valute estere nei confronti dell'Euro, principalmente della Sterlina egiziana e della Lira turca. L'impatto della svalutazione delle principali valute estere rispetto all'Euro sul margine operativo lordo è negativo per 15,3 milioni di Euro, pertanto a cambi costanti con l'anno precedente il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 167,4 milioni di Euro.

Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 73,7 milioni di Euro (60,1 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2016), è pari a 78,3 milioni di Euro rispetto ai 58,4 milioni di Euro del medesimo periodo dell'anno precedente.

Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto risulta pari a 3,4 milioni di Euro (3,8 milioni di Euro nello stesso periodo del 2016).

Il risultato netto della gestione finanziaria è negativo per 14,9 milioni di Euro (negativo per 14,4 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2016) per i maggiori oneri finanziari sostenuti a seguito dell'aumentato livello di indebitamento medio per finanziare le acquisizioni effettuate nel mese di luglio e di ottobre del 2016 e per l'andamento sfavorevole delle valute. Tali effetti negativi sono stati in parte controbilanciati dalla valorizzazione positiva del mark-to-market degli strumenti finanziari posti in essere ai fini di copertura sui tassi di interesse e delle commodities e dal rendimento della liquidità a disposizione del Gruppo.

Il risultato ante imposte si attesta a 66,9 milioni di Euro rispetto ai 47,7 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2016.

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 è pari a 630,3 milioni di Euro, in aumento di 67,9 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2016. Tale variazione è attribuibile principalmente alle dinamiche del capitale circolante netto, agli investimenti per circa 65,1 milioni di Euro, alla distribuzione dei dividendi per 15,9 milioni di Euro intervenuta nel mese di maggio e all'acquisizione di cinque impianti di calcestruzzo nel nord della Francia per 3 milioni di Euro nel primo trimestre 2017. Nel corso del terzo trimestre 2017 l'indebitamento finanziario netto è aumentato di 17,1 milioni di Euro per effetto dell'acquisto, nel mese di agosto, di una partecipazione di minoranza nella controllata egiziana Sinai White Cement Company per 7,5 milioni di Euro e dell'aggiustamento del prezzo complessivo per l'acquisizione di CCB corrisposto nel mese di luglio per circa 10,5 milioni di Euro.

Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2017 è pari a 1.034,6 milioni di Euro (1.060,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2016), non includendo il calcolo delle imposte sul risultato del periodo.

Andamento del terzo trimestre 2017

Nel terzo trimestre 2017 i volumi venduti di cemento e clinker hanno registrato un incremento del 26,2%; a parità di perimetro hanno registrato una crescita del 2,4% grazie al buon andamento della Turchia e della Malesia e in misura inferiore dell'Egitto mentre Danimarca, Cina e Italia hanno avuto una leggera flessione. I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,2 milioni di metri cubi, sono risultati in crescita del 21,3%; a perimetro costante sono stati penalizzati dalla flessione delle vendite in Turchia.

Nel settore degli inerti i volumi di vendita sono aumentati del 152% grazie al contributo delle attività in Belgio (CCB) oltre che all'andamento favorevole delle vendite in Svezia e Danimarca.

I ricavi delle vendite e prestazioni risultano pari 332,4 milioni di Euro, in aumento del 32,1% rispetto ai 251,6 milioni di Euro del terzo trimestre 2016 a seguito della variazione del perimetro di consolidamento per 77,3 milioni di Euro (17,6 milioni di Euro relativi a Cementir Sacci e 59,7 milioni di Euro al gruppo CCB). A perimetro costante i ricavi hanno registrato un incremento del 4,7% rispetto al terzo trimestre 2016, nonostante l'impatto negativo dei cambi. Il positivo andamento dei ricavi in Norvegia, Svezia, Malesia e Italia hanno compensato il lieve calo registrato in Danimarca e la riduzione dei ricavi espressi in Euro in Egitto, mentre la Turchia e Cina hanno avuto un andamento pressoché invariato. L'impatto sui ricavi della svalutazione delle principali valute estere rispetto all'Euro è negativo per 23,9 milioni di Euro, pertanto a cambi costanti 2016 i ricavi si sarebbero attestati a 356,3 milioni di Euro, in aumento del 41,6% rispetto al terzo trimestre dell'anno precedente.

I costi operativi ammontano a 269,0 milioni di Euro e presentano un incremento di 61,9 milioni di Euro rispetto al terzo trimestre 2016 derivante principalmente dalla variazione del perimetro di consolidamento (66,3 milioni di Euro).

Il margine operativo lordo e il risultato operativo, pari rispettivamente a 67,0 milioni di Euro e 42,5 milioni di Euro, aumentano del 44,0% e del 59,8% rispetto al terzo trimestre 2016. Si segnala che l'impatto negativo della variazione dei tassi di cambio sul margine operativo lordo e sul risultato operativo è stato rispettivamente pari a 4,5 milioni di Euro e 2,9 milioni di Euro. A cambi costanti il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 71,5 milioni di Euro ed il risultato operativo pari a 45,4 milioni di Euro. A parità di perimetro la flessione del margine operativo lordo ha interessato Turchia, Danimarca ed Egitto mentre un miglioramento è stato ottenuto in Italia, Regno Unito, Cina e Malesia.

Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 0,2 milioni di Euro (negativo per 0,5 milioni di Euro nel terzo trimestre 2016) e ha beneficiato della valorizzazione positiva del mark-to-market degli strumenti finanziari posti in essere ai fini di copertura sui tassi di interesse e delle commodities e dal rendimento della liquidità a disposizione del Gruppo.

Il risultato ante imposte si attesta a 42,3 milioni di Euro, in aumento rispetto al terzo trimestre 2016 (26,1 milioni di Euro).