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Appalti, ANCE: noi i primi a difendere lavoro e imprese

ANCE: l’emergenza occupazione dell’edilizia non si affronta sottraendo mercato e liquidità alle imprese già stremate dalla crisi

L’emergenza occupazione dell’edilizia non si affronta sottraendo mercato e liquidità alle imprese già stremate dalla crisi

“Condividiamo le battaglie sul lavoro e sulla sicurezza, ma per vincerle bisogna remare tutti nella stessa direzione” dichiara il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, in relazione alle polemiche sollevate dalle rappresentanze sindacali, in concomitanza con la riapertura delle trattative sul rinnovo contrattuale. “Dobbiamoessere uniti nel difendere i valori della concorrenza e della trasparenza e nel tutelare i diritti di tutti i lavoratori: non ci sono imprese di serie A e imprese di serie B”, sottolinea Buia.

“Sono anni che l’Ance si batte per tutelare la sana occupazione e per garantire a tutti i lavoratori, siano essi di piccole, medie o grandi impresele stesse opportunità”, aggiunge il Presidente dei costruttori, “principi che ho personalmente condiviso anche con le rappresentanze sindacali tanto da farne i cardini dei due precedenti contratti collettivi nazionali che ho firmato con loro”.  “Una linea”, chiarisce il Presidente, “che l’Ance continua a difendere anche oggi nonostante le mille pressioni dovute a un clima preelettorale che in nome della convenienza rischia di sacrificare principi fondamentali come quelli della trasparenza, della concorrenza e della tutela del lavoro di tutti e non solo di alcuni”.

Di qui un invito a Governo e Parlamento a non perdere di vista l’obiettivo finale dirilanciare il settore. “Abbiamo più volte riconosciuto gli sforzi fatti da questo Governo come da quello precedente nel cercare di sostenere il settore che fatica a uscire dalla crisi, ma in queste ultime settimane stiamo assistendo a una mediazione al ribasso su molti temi fondamentali per le imprese - fuga dal Codice appalti, split payment, sblocco dei cantieri - che rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti finora”.