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Calcestruzzo riciclato, in Alto Adige si definiscono i criteri guida per l’utilizzo

Partner dell’iniziativa è stata l’Associazione Calcestruzzo Alto Adige “Concrete”. Di questa associazione fondata nel 2016 fanno parte 30 produttori di calcestruzzo, aziende di costruzioni e progettisti altoatesini.

Un decreto ministeriale di gennaio 2017 per favorire costruzioni sostenibili e risparmiare le risorse naturali richiede che quando si progettano degli edifici pubblici è necessario, a partire dallo scorso febbraio, prevedere una parte di materiali da costruzione riciclati.

Questa norma vale anche per il calcestruzzo. Il significato di questo decreto e come preparare e utilizzare materiale riciclato per il calcestruzzo sono stati oggetto di un evento informativo organizzato da IDM Alto Adige assieme all’Associazione Calcestruzzo Alto Adige “Concrete”. Sono state discusse anche delle nuove linee guida per il calcestruzzo da riciclo in Alto Adige.

Dallo scorso febbraio in Italia è in vigore und decreto ministeriale che definisce i criteri ambientali minimi, i cosiddetti CAM, che devono essere rispettati nella costruzione di edifici pubblici. In base a questi il progettista deve prevedere già in fase di progettazione l’uso di materiali da costruzione riciclati, come ad esempio il calcestruzzo da riciclo. Con questo termine si indica il calcestruzzo a cui viene mescolata un’aggiunta di calcestruzzo o della ghiaia riciclati da precedenti demolizioni. «Per sua natura la qualità del calcestruzzo riciclato dipende molto dai materiali utilizzati per la realizzazione e dal loro rinnovo. Più questi materiali sono pregiati e meglio li si separa e smista, più sarà alta la qualità del calcestruzzo da riciclo finito. Questo è un prerequisito importante nella costruzione per rispondere alle esigenze qualitative richieste», afferma Stefano Prosseda, responsabile dell’Ecosystem Construction di IDM, che ha organizzato l’evento informativo.

Per spiegare in dettaglio alle aziende che si occupano di costruzioni e di riciclaggio, nonché ai progettisti e ai collaboratori delle amministrazioni appaltanti quali criteri sono previsti dal decreto, come lo si può mettere in pratica e quali sono i nuovi trend nel settore, IDM ha organizzato un evento informativo sul calcestruzzo da riciclo.

Nel corso della conferenza numerosi esperti provenienti dall’Alto Adige, ma anche da altre zone d’Italia e dalla Germania, hanno parlato di diversi aspetti legati al tema. Relatore principale della manifestazione è stato il tedesco Walter Feeß, pioniere del “R-Beton” e vincitore del premio tedesco per l’ambiente “Deutscher Umweltpreis” nel 2016. Nel suo intervento ha raccontato quali nuove strade ha scoperto con la sua azienda per estrarre e aggiungere del materiale riciclato qualitativamente sicuro. Le demolizioni di costruzioni sono, secondo Feeß, i «giacimenti di materie prime» del futuro e il calcestruzzo da riciclo il «materiale da costruzione di prossima generazione» e «una tutela sostenibile dell’ambiente».

Partner dell’iniziativa è stata l’Associazione Calcestruzzo Alto Adige “Concrete”. Di questa associazione fondata nel 2016 fanno parte 30 produttori di calcestruzzo, aziende di costruzioni e progettisti altoatesini. Si sono riuniti, su impulso di IDM, per contribuire in modo strategico al futuro del loro settore in Alto Adige e per migliorare l’immagine del calcestruzzo come materiale da costruzione. Il nuovo decreto è un tema a cui sono interessati tutti i membri dell’associazione: «L’uso di calcestruzzo riciclato è necessario e sostenibile, poiché si risparmiano materie prime ed è necessario uno spazio inferiore per la raccolta degli inerti da demolizione, una cosa particolarmente necessaria in Alto Adige, date le superfici limitate a disposizione. La preparazione implica però una spesa alta, motivo per cui il calcestruzzo da riciclo è in parte più caro di quello classico. Per questo motivo l’uso di questo tipo di calcestruzzo andrebbe sostenuto; nella costruzione di edifici pubblici avviene già attraverso l’obbligo di legge, ma anche per il settore privato sono necessari degli impulsi, come per esempio la certificazione di sostenibilità “CasaClima Nature”», afferma Werner Kusstatscher, presidente di “CONCRETE Alto Adige”. Affinché i materiali rispondano alle esigenze qualitative richieste, si propone di elaborare dei criteri basati sulle linee guida per il riciclo anche per l’uso del calcestruzzo in Alto Adige.