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La regione Marche delega la materia sismica ai Comuni ma gli Ingegneri non ci stanno

Arriva un intervento molto netto a firma del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona, l’ing. Alberto Romagnoli, in merito all’iter di approvazione della nuova Legge regionale sismica. Ecco il testo.

Ingegneri di Ancona sulla nuova legge regionale sismica: “Un errore delegare la materia ai Comuni”

Arriva un intervento molto netto a firma del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona, l’ing. Alberto Romagnoli, in merito all’iter di approvazione della nuova Legge regionale sismica. Ecco il testo.

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona sta seguendo con particolare attenzione l’iter di approvazione della nuova Legge regionale sismica, nel rispetto del quadro normativo nazionale, e nel rispetto della propria attività volta alla tutela della pubblica collettività.

Il documento approvato nell’ultima seduta di dicembre dalla III Commissione permanente della Regione Marche, nel rispetto del quadro normativo nazionale, introduce correttamente una significativa novità, ovvero il rilascio dell’Autorizzazione Sismica solo a seguito di un attento controllo della documentazione progettuale, controllo che viene esperito su tutti i progetti di costruzione da realizzare e non più su un campione come avviene oggi. Tuttavia, tale Legge, prevede il passaggio diretto delle funzioni in materia sismica ai Comuni, funzioni che oggi vengono svolte in modo ineccepibile dal Genio Civile Regionale.

Riteniamo che trasferire una materia così strategica ai Comuni sia un grave errore per diversi motivi.

Da oltre sessanta anni è proprio il Genio Civile, che vigila sulla correttezza delle costruzioni pubbliche e private; quel Genio Civile che è erede recente del glorioso Corpo Reale del Genio Civile fondato 200 anni fa, che tanto ha dato alla nostra nazione in termini di sviluppo e crescita. Un eccezionale patrimonio di esperienze, in una materia così nevralgica e delicata, che la nostra Regione, spesso colpita da eventi sismici, efficientemente e sapientemente utilizza nel controllo del rispetto delle norme sismiche sulle costruzioni.

Oltretutto, a qualunque attento osservatore, non possono sfuggire le sempre maggiori competenze che sono state assegnate ai Comuni, e, le enormi difficoltà che i Comuni hanno nell’adempimento delle attuali funzioni, dovute molto spesso ad un sottodimensionamento di organico ormai cronico.

Una materia così importante, che incide sulla pubblica incolumità, sulla sicurezza del costruito in una zona sismica come la nostra, porta con sé un carico di responsabilità anche da un punto di vista giuridico e penale, di cui magari i Comuni non sono affatto consapevoli.

Altro aspetto cui occorrerà prestare attenzione sarà quello di evitare eccessivi aggravi di costo ai cittadini utenti, che, sull’economia pesantemente in crisi, potrebbero avere effetti molto negativi: oggi nelle Marche il deposito sismico è gratuito, occorre una marca da bollo, non può assolutamente accadere come accaduto in alcune Regioni, dove l’entrata in vigore della nuova Legge regionale, ha innalzato in modo abnorme i costi della singola Autorizzazione sismica aumentando inoltre enormemente i tempi di rilascio.

L’Ordine degli Ingegneri di Ancona, assieme agli altri ordini provinciali delle Marche, raccogliendo l’esperienza dei moltissimi ingegneri che quotidianamente operano nel settore non solo nella nostra regione, ma in tutta Italia, sta elaborando un documento tecnico propositivo che conterrà tutti gli elementi utili a correggere le criticità evidenziate.

Confidiamo nella sensibilità del legislatore regionale, affinché la proposta di Legge, così importante per il nostro territorio, possa finalmente vedere la luce, dopo aver corretto le criticità che sono state evidenziate.