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NTC2018 - Paolo Riva: Breve commento sul Capitolo 7, Progettazione per Azioni Sismiche

Il Prof. Paolo Riva in questa breve nota ci evidenzia cosa cambierà nel capitolo 7 delle Nuove Norme Tecniche delle Costruzioni

In relazione alla notizia data da INGENIO della firma del Ministro Delrio del DM per la pubblicazione delle Norme Tecniche delle Costruzioni - NTC 2018 (LINK) il Prof. Ing. Paolo Riva, dell'Università di Bergamo ci ha inviato una prima nota di commento al Capitolo 7 dedicato alla Progettazione per le Azioni Sismiche.


Il Capitolo 7 delle NTC 2018: Progettazione per Azioni Sismiche

Le novità del Cap. 7 delle attuali NTC rispetto alla precedente versione sono più di carattere organizzativo che di carattere concettuale; tra le poche novità di carattere concettuale le principali sono: 

  • la scomparsa di qualunque riferimento alla zonazione sismica;
  • la chiara distinzione tra progettazione in capacità (approccio concettuale con cui si persegue la duttilità) e gerarchia delle resistenze (strumento operativo impiegato per conseguirla);
  • la sistematica adozione di tavole sinottiche di riepilogo dei diversi coefficienti, finalizzata a facilitare i confronti sistematici tra le diverse tipologie e i diversi stati limite;
  • nella progettazione di strutture non dissipative è ammesso utilizzare un coefficiente di struttura q

 

Anche per le strutture situate in zone a bassa sismicità vi è qualche novità.

In particolare, le costruzioni caratterizzate, nei confronti dello SLV, da agS ≤ 0,075g possono essere progettate e verificate mediante analisi pseudo-statica, assumendo una risultante delle azioni orizzontali pari a Fh = 0,10Wλ per tutte le tipologie strutturali in ciascuna direzione e eseguendo la sola verifica nei confronti dello SLV, considerando o un comportamento elastico, o un comportamento dissipativo, adottando una classe di duttilità B e coefficienti di sovraresistenza γRd=1. In tal caso, gli impalcati devono poter essere considerati rigidi per edifici di più di 2 piani.

Ai fini di una corretta valutazione della risposta strutturale, la norma richiede che, nel rappresentare la rigidezza flessionale e a taglio dei singoli elementi di muratura, calcestruzzo, acciaio-calcestruzzo, si tenga conto della fessurazione. La norma impone che, in assenza di analisi specifiche, la rigidezza degli elementi fessurati non sia assunta minore del 50% delle corrispondenti rigidezze non fessurate. Tale limite non è ovviamente un limite inderogabile, ma, nel caso di deroga, le diverse assunzioni devono essere opportunamente giustificate

 

I criteri di verifica

Per quanto riguarda i criteri di verifica, rispetto alle NTC08 nelle nuove Norme Tecniche vengono meglio chiariti i criteri prestazionali da adottarsi per le verifiche:

  • Controllo del danno strutturale e non strutturale, attraverso la limitazione degli spostamenti di interpiano;
  • Stato Limite di Salvaguardia della Vita, confronto capacità/domanda in termini di resistenza; 
  • Stato Limite di Prevenzione del Collasso, confronto capacità/domanda in termini di duttilità.

Viene chiarito inoltre il ruolo delle fondazioni scatolari, affermando che nel caso in cui in un edificio, immediatamente al di sopra della fondazione, sia presente un basamento, di uno o più piani, con caratteristiche tali da poter essere considerato alla stregua di una struttura scatolare rigida, per valutare la regolarità in altezza, si può far riferimento alla sola parte della struttura che si sviluppa al di sopra del basamento (fondazione scatolare caratterizzata da comportamento non dissipativo).

 

Gli elementi secondari e quelli non strutturali

Per quanto riguarda gli elementi secondari e gli elementi non strutturali, la nuova normativa chiarisce meglio quali siano le verifiche da svolgersi. 

Per gli elementi strutturali secondari viene chiarito che essi devono essere in grado di sostenere i carichi gravitazionali quando soggetti agli spostamenti indotti dalle sollecitazioni sismiche allo SLC, coerentemente con I criteri prestazionali prima delineati. 

Per quanto riguarda gli elementi non strutturali, essi possono essere dotati di rigidezza, resistenza o massa tale da influenzare la risposta della struttura, oppure, pur non influenzando la risposta della struttura, risultano significativi ai fini della sicurezza. Per tali elementi vengono forniti criteri di verifica generalmente più chiari di quanto definito nelle precedenti norme, rimandando alla circolare la definizione delle azioni da adottarsi per le verifiche.

 

Eurocodice 8

Per quanto riguarda i capitoli relativi ai diversi materiali, si osserva, rispetto alle precedenti NTC, una maggiore coerenza tra le NTC 2018 e l’Eurocodice 8 2004.

In definitiva, per quanto riguarda il capitolo 7, la nuova normativa costituisce un significativo passo verso una maggiore armonizzazione con la normativa europea, fornendo tuttavia alcuni elementi di novità che contribuiscono a chiarire alcuni concetti posti alla base della progettazione sismica. 

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