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Italferr presenta il primo libro bianco sul Bim: un supporto per la digitalizzazione delle costruzioni

Ecco in anteprima i contenuti del volume realizzato da Italferr

Carganico:«Vogliamo condividere la nostra esperienza con il Paese»

È stato presentato a Roma il primo Libro Bianco sul Bim di Italferr. Nel volume ci sono i contributi non solo dei massimi esperti nazionali ma anche di manager e tecnici della società di Ingegneria. «Italferr ha voluto pubblicare questo volume - ha spiegato l’amministratore delegato Carlo Carganico -  per mettere a disposizione del Paese l'esperienza maturata con l’introduzione e l’applicazione del Bim nella propria organizzazione e nelle commesse internazionali e nazionali. È anche un esempio del valore e della qualità della grande macchina di ingegneria che rappresenta oggi Italferr grazie anche all’attenzione all’innovazione e alla digitalizzazione. Operiamo - ha concluso - al meglio per la collettività del nostro Paese e aumentare la propria forza di competizione in campo internazionale.” Italferr però guarda avanti. «Il Libro Bianco non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza - ha detto il Direttore Tecnico Andrea Nardinocchi - utile non solo per la Società, ma per il sistema delle costruzioni italiano». 

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Lo sguardo al futuro 

Visto l’avanzare frenetico dell’innovazione il volume «rappresenta semplicemente la evidenziazione del primo step - ha continuato Nardinocchi - ovvero un percorso avviato qualche anno fa e che portò alla costituzione di una commissione interna, coordinata dall’Ing. Daniela Aprea, per poter affrontare la sfida per tutte le attività svolte da Italferr: infrastrutture esterne, gallerie, geotecnica, grandi edifici, impiantistica, strutture …».

E in effetti il libro raccoglie contributi da figure tecniche impegnate su tutti gli ambiti che riguardano la progettazione e la realizzazione. «Non solo, siamo convinti che il Bim potrà far sentire i propri effetti soprattutto in fase di gestione delle opere e dei dati - ha aggiunto - con una visione dinamica che consentirà di arrivare a risultati che oggi non riusciamo neppure a immaginare. Il Common Date Environment rappresenta la sfida i cui limiti e confini sono ancora ignoti».

L’applicazione del Bim

Daniela Aprea, coordinatrice non solo del libro ma del progetto di adozione diffusa del Bim in Italferr, ha voluto sottolineare come il processo abbia trovato sostegno immediato all’interno di ogni area del gruppo. Il Bim è stato impostato e vissuto come  un miglioramento e non come un’aggiunta dell’organizzazione esistente. Aprea ha voluto coinvolgere non solo i manager interni alla stesura del libro bianco, ma anche i massimi esperti italiani. «Ho pensato che si trattava di una fotografia del lavoro fatto fino a oggi - ha spiegato - ed era quindi necessario il coinvolgimento di tutti gli operativi e di tutti progettisti che sono i primi che si sono cimentati in questa tecnologia che vede prima di tutto una trasformazione dell’ingegneria e della progettazione». 

BIM e Italferr: l valori aggiunti

Secondo Fabrizio Ranucci, direttore Approvvigionamenti e Sistemi, l’applicazione del Bim nella sua area sta portando a un effetto esterno di contaminazione degli stakeholders di Italferr, che oggi è quindi diventata il riferimento per molte società di ingegneria e ora «Italferr è pronta a lanciare la prima gara in cui applicare il Bim».  Invece, per Federica Santini, direttore Strategie, innovazione e sistemi Italferr, oggi «o si cresce o si esce del mercato ed è importante quindi avere la capacità di scegliere il campo di battaglia e la scelta di Italferr è quella dell’innovazione»

Il vantaggio competitivo 

«Quello che progettiamo oggi resterà in campo d’esercizio per almeno 50-60 anni - ha sottolineato Riccardo Maria Monti, presidente di Italferr - e questo ci impone di guardare costantemente avanti perché lavoriamo in tanti Paesi e anche per questo dobbiamo essere molto competitivi: l’innovazione è un’esigenza imprescindibile per essere sempre migliori, per non avere complessi verso nessuno, per essere orgogliosi delle propria capacità e per essere affidabili. Ecco perché il Bim diventa per Italferr un ulteriore fattore di vantaggio competitivo».

Ecco il video Servizio sulla presentazione del Libro Bianco sul BIM di ITALFERR