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La nuova norma UNI EN 197/1: composizione, caratteristiche e criteri di conformità per i cementi comuni

La UNI EN 197/1 fa parte del corpo normativo UNI dal 6 ottobre 2011 (con sei mesi di anticipo rispetto alle regole comunitarie): è la nuova versione in lingua inglese della EN 197/1, la norma europea che stabilisce composizione, caratteristiche e criteri di conformità per i cementi comuni, quelli “tradizionali” e “ben conosciuti”, definizione che per vedere la luce a livello comunitario presso gli organi tecnici ha richiesto oltre 20 anni di lavori, quando si è concretizzata la prima versione nel 1992.
La norma sostituisce la precedente versione del 2000 e incorpora al suo interno anche gli allegati dal valore normativo, prodotti negli anni (A1 relativo ai cementi a basso calore di idratazione e A3 dedicato alla caratterizzazione delle ceneri volanti), e la EN 197/4 relativa ai cementi d’altoforno a bassa resistenza iniziale. Inoltre per la prima volta trova spazio in una norma europea la classificazione dei cementi resistenti ai solfati, oggetto per lunghi anni di discussioni comunitarie e di opposizioni anche forti soprattutto da parte dei paesi nordici.
In sintesi la norma definisce e specifica: 27 tipi di cementi comuni, 7 cementi comuni resistenti ai solfati (SR) e il requisito di base per il basso calore (LH), nonché 3 distinti cementi d’altoforno con bassa resistenza iniziale (L) e le caratteristiche / proporzioni dei loro costituenti. Inoltre per ciascun prodotto sono definiti i requisiti meccanici, fisici, chimici e le classi di resistenza, i criteri di conformità e le regole da rispettare per garantire le prestazioni attese dall’utilizzatore.
La nuova norma non si applica ai cementi “speciali”: a bassissimo calore di idratazione (EN 14216), supersolfatati (EN 15743), alluminosi (EN 14647), per muratura (EN 413).
Le norme nazionali, in contrasto con la norma europea, dovranno essere abrogate entro il 30 giugno 2013.

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