Ponti e Viadotti | Normativa Tecnica | Sicurezza
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Classificazione del rischio dei ponti esistenti: ecco le linee guida su controllo e sicurezza del CONSUP

Il testo integrale delle Linee Guida

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato la «Linea Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti» come allegato al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n.88/2019, espresso in modalità “agile” a distanza dall’Assemblea Generale in data 17.04.2020.

Ora è disponibile anche il testo.

  

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7 maggio 2020

Pubblicato il testo delle Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti

Pubblicato nella mattinata del 7 maggio 2020 il testo delle Linee guida sui Ponti.

Ecco i LINK al testo, alle appendici e agli allegati delle Linee Guida

Sarà il Consiglio Superiore LLPP a coordinare la sperimentazione

Dal testo del comunicato stampa pubblicato sul sito del MIT si evince che sarà il Consiglio Superiore LLPP a gestire la sperimentazione: «All'esito di tale sperimentazione, che avverrà sotto la guida dello stesso Consiglio Superiore, le linee guida potranno fornire uno strumento avanzato, univoco ed uniforme per tutti i gestori sul territorio nazionale che, superando il concetto del semplice censimento dei ponti esistenti, mediante un approccio generale, multilivello, multicriterio e multiobiettivo, consentirà la determinazione di una “classe di attenzione” per la gestione del rischio e la verifica di sicurezza delle infrastrutture.».


Come molti lettori di INGENIO sanno, sono un ingegnere che pur continuando a fare anche la professione, mi sono soprattutto dedicato all'editoria tecnica e in particolare ad INGENIO. Come professionista mi sono letto il documento, e come editore ho avuto l'opportunità di poterne seguire l'evoluzione in questi mesi. Si tratta di Linee Guida importanti, fondamentali per poter gestire nei fatti e non solo a chiacchiere l'ampio e vetusto patrimonio di ponti che il nostro Paese contiene. Un documento che è in diretto collegamento con le NTC 2018, a testimonanza della bontà e dela lungimiranza dell'ultimo corposo documento normativo. Per queste Linee Guida va evidenziato un fatto "procedurale" importante. Sono nate su richiesta della Ministra con un Presidente del Consiglio Superiore dei LLPP., l'ing. Donato Carlea, e sono state completate con un altro Presidente, l'ing. Massimo Sessa. Tutto in pochi mesi, in un periodo molto complicato, e comunque rispettando i principi che regolamentano l'attività del Consiglio Superiore dei LLPP da 161 anni. L'istituzione voluta da Cavour nel 1959, due anni prima dell'Unità d'Italia, ha dimostrato ancora una volta il suo valore istituzionale, la capacità di saper rispettare le regole anche quando intorno ad essa è cambiato, di portare avanti le sue attività a prescindere dai cambi di Presidenza. Ovviamente, sempre con il supporto fondamentale delle altre strutture del MIT e dell'Università.

Andrea Dari

Linee Guida: Un testo che varrà per tutti

Una volta adottate, le Linee guida «varranno per tutti, non solo per Anas e concessionari ma anche per comuni e province e tutti coloro che, pubblici e privati, rientrano nell'ambito dei gestori dei ponti e dei viadotti». Lo ha detto la Ministra Paola De Micheli, spiegando che l'applicazione, riguarderà i «criteri generali e di dettaglio di sicurezza da certificare, se le opere d'arte sono sicure, oppure cui tendere, là dove si debbano fare interventi di manutenzione». Ma riguarderà anche il monitoraggio per la comprensione del comportamento della struttura.

E dal Comunicato stampa del MIT si legge che "Da subito le linee guida costituiranno, inoltre, il riferimento per l'adozione, da parte di ANAS e dei concessionari autostradali, delle azioni da porre in essere in ordine all'approfondimento e alla frequenza delle ispezioni, alla programmazione temporale degli interventi nonché agli eventuali provvedimenti di limitazioni del traffico."

 


22 aprile 2020

Linee Guida per la classificazione dei ponti esistenti: un documento di grande importanza 

Finalmente approvato il documento sulla classificazione del rischio dei ponti esistenti.

Si tratta di un passaggio tecnico/normativo importante, perché non è possibile neppure ipotizzare di poter mettere in sicurezza un patrimonio così grande di ponti e viadotti come quello italiano, se prima non si stabiliscono i criteri di classificazione e quindi quelli di valutazione e monitoraggio. 

I ponti sono strutture complesse, al punto che c'è qualcuno che sostiene che dovrebbero essere oggetto di un corso di specializzazione a sé, non possiamo non ricordare che l'Italia, per la progettazione e la costruzione di queste opere, ha sempre espresso tra le migliori personalità professionali e accademiche a livello internazionale.

Gran parte del patrimonio italiano è però "molto datato": al di là dei ponti storici di origine pre-industriale, gran parte dei ponti e viadotti nazionali sono stati costruiti prima del 1982, con una percentuale elevatissima nel dopoguerra (fino agli anni '60). Questo porta con sé un'intrinseca fragilità, che può essere affrontata solo se alla base della gestione siano anche definite le informazioni necessarie per poter catalogare ogni ponte e fissare le priorità di intervento, che potrebbero essere di manutenzione o anche di sostituzione (parziale o totale).

Va fatto quindi un plauso alla Ministra Paola De Micheli e al suo capo di Gabinetto Alberto Stancanelli. Un doppio plauso, perchè oggi non solo siamo arrivati al completamento delle Linee Guida, ma anche alla loro sperimentazione. 

 

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Andrea Dari intervista la Ministra Paola De Micheli

 

Va fatto un plauso anche al Consiglio Superiore dei LL.PP. e al suo Presidente, l'ing. Massimo Sessa, che in un momento di grande tensione umana e istituzionale, in cui ovviamente non c'è la possibilità di organizzare Assemblee o riunioni frontali, in cui alcuni tecnici lavorano da casa in modalità "agile", è riuscito non solo a gestire e a completare la stesura del documento, ma anche la sua correzione e approvazione formale nel rispetto dei principi che da sempre animano lo spirito del CONSUP dalla sua istituzione, quella che dietro a ogni decisione vi sia sempre un voto di un'Assemblea multidisciplinare di esperti e non quella di una persona sola.

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Massimo Sessa cita INGENIO in seduta al Parlamentino del Consiglio Superiore LLPP.

 

E un ringraziamento deve essere rivolto a tutti i tecnici (dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione, professori, progettisti ...) che hanno collaborato, gratuitamente, alla costruzione del documento. Perché questo viene spesso dimenticato, ovvero che dietro a molte delle attività tecniche che riguardano l'ingegneria del nostro Paese vi sia uno straordinario contributo gratuito di esperti che, mettendoci tempo e attenzione, pur non ricevendone quasi mai visibilità, si rendono disponibili a supportare lo sviluppo normativo e tecnico del Paese.

 

Linee Guida sui ponti esistenti: l'analisi del documento 

Tra le principali novità contenute nel documento presentato dal Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l'Ing. Massimo Sessa, vi sono l'approccio multilivello, la determinazione della classe di attenzione e la verifica accurata della sicurezza delle opere esistenti. Alle Linee Guida, la cui redazione è iniziata sotto la presidenza dell'Ing. Donato Carlea, hanno lavorato esperti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del mondo universitario e professionale. 

Il documento fornisce ai gestori e ai proprietari degli oltre 60mila ponti italiani, gli strumenti da utilizzare sia per la conoscenza delle opere sia per la definizione delle priorità per l’esecuzione delle eventuali operazioni di sorveglianza e monitoraggio, di verifica e d'intervento.

Il documento si compone di più parti in cui si approfondisce il censimento e alla classificazione del rischio, il tema della verifica della sicurezza, la sorveglianza e il monitoraggio dei ponti e dei viadotti esistenti con una lunghezza superiore ai sei metri. Relativamente alle opere con luce minore di 6.0 m, sarà comunque cura del gestore/proprietario dell’infrastruttura definire le modalità di sorveglianza e monitoraggio, anche in termini di cadenza temporale, in funzione delle specifiche peculiarità delle opere e delle caratteristiche territoriali.

In particolare, essa illustra come la classificazione del rischio o meglio, la classe di attenzione, si inquadri in un approccio generale multilivello che dal semplice censimento delle opere d’arte da analizzare arriva alla determinazione di una classe di attenzione sulla base della quale si perverrà, nei casi previsti dalla metodologia stessa, alla verifica di sicurezza.

Gli esiti della classificazione e della verifica costituiscono utili informazioni per un'eventuale successiva valutazione dell’impatto trasportistico mediante un’analisi della resilienza della rete.

Sono approfondite nel dettaglio le metodologie necessarie per sviluppare l’approccio proposto a livello territoriale, quali il censimento delle opere, l’esecuzione delle ispezioni, iniziali e speciali, ai fini della redazione delle schede di difettosità dell’opera nonché la valutazione della classe di attenzione in funzione dei possibili rischi rilevanti: strutturale (statico e fondazionale), sismico e idro-geologico (idraulico e da frana). Tali rischi, inizialmente analizzati separatamente in termini di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione, sono poi riuniti in un’unica classificazione generale della classe di attenzione.

Si tratta di un documento inedito anche a livello internazionale, come accadde per il Sisma Bonus e come per quest'ultimo potrà essere un punto di riferimento per chi vorrà affrontare nel proprio Paese lo stesso importante tema.  


Approfondimento

Le nuove Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

a cura di: Pietro Baratono, Antonella Cosentino, Simone Puggelli, Emanuele Renzi, Walter Salvatore 

Leggi l'Articolo di approfondimento

 


Le interviste di INGENIO sulle LINEE GUIDA sui ponti esistenti

 

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Massimo Sessa - Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, mette in luce i vantaggi derivanti dal documento che consentirà di avere indicazioni univoche e all'avanguardia nel mondo, per il censimento, la classificazione e la gestione dei rischi, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti.

Vedi l'intervista al Presidente Massimo Sessa

 


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Emanuele Renzi - Coordinatore Servizio Tecnico Centrale

Emanuele Renzi, coordinatore del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP, spiega che ruolo avranno i laboratori e gli operatori addetti ai controlli sulle costruzioni. Gli enti preposti svolgeranno le attività di valutazione e certificazione mediante strutture e competenze verificate dal Servizio Tecnico Centrale nell’ambito delle autorizzazioni di cui all’articolo 59 del DPR 380/01.

Vedi l'intervista all'ing. Emanuele Renzi

 


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Walter Lupi - Coordinatore Commissione Relatrice e Presidente della Prima Sezione CONSUP

Con l’emanazione delle Linee Guida sui ponti cosa cambierà sotto il profilo della responsabilità di enti e gestori? Sul tema si è molto dibattuto, secondo Walter Lupi, presidente della prima sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e relatore delle Linee Guida «le responsabilità resteranno tutte immutate e sono quelle che la Legge assegna sia ai grandi concessionari autostradali che ai piccoli enti gestori».

Vedi l'intervista all'ing. Walter Lupi

 


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Pietro Baratono - Provveditore Interregionale Opere Pubbliche Emilia Romagna e Lombardia, Coordinatore prima parte

Nelle Linee Guida sui ponti entra in gioco anche il Building Information Modeling. La prima parte del documento, la cui redazione è stata coordinata dall’Ingegnere Pietro Baratono, non solo definisce come si deve procedere per la classificazione del rischio, ma raccomanda anche agli Enti gestori la progressiva adozione di modelli informativi dell’infrastruttura. Un insieme di informazioni che consentiranno una gestione trasparente dell’opera e costituiranno lo scheletro dell’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche. 

Vedi l'intervista all'ing. Pietro Baratono

 


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Walter Salvatore - Prof. Ordinario di Tecnica della Costruzioni

Le Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici introducono un nuovo concetto di classificazione dei ponti articolato in cinque Classi di Attenzione. Il professore Walter Salvatore, ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l'Università di Pisa, ha curato la redazione dei capitoli relativi all'approccio multilivello, censimento, ispezione e classificazione dei ponti esistenti e contribuito alla redazione del capitolo sulla valutazione di sicurezza.

Vedi l'intervista al prof. ing. Walter Salvatore

 


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Edoardo Cosenza - Prof. Ordinario di Tecnica della Costruzioni, Coordinatore seconda parte

Edoardo Cosenza, ordinario all’Università Federico II di Napoli, ha coordinato la redazione della seconda parte delle Linee Guida sui ponti che prende in esame il tema della verifica accurata della sicurezza delle opere. La parte centrale del documento, coerente con le Norme tecniche delle Costruzioni e con la relativa Circolare esplicativa, presenta alcune novità, tra queste le definizioni di «ponte operativo» e «ponte transitabile», nonché l’introduzione dei carichi definiti dal Codice della Strada.

Vedi l'intervista al prof. ing. Edoardo Cosenza

 


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Andrea Del Grosso - Prof. Ordinario di Tecnica della Costruzioni, Coordinatore terza parte

La terza parte delle Linee Guida riguarda la sorveglianza e il monitoraggio di ponti e viadotti. Come evidenziato da Andrea Del Grosso, in questa sezione si è tenuto conto dei sistemi di sorveglianza già in uso ai quali si affiancano strumenti più innovativi, come il monitoraggio strumentale e l’uso di modelli predittivi, che consentono una pianificazione degli investimenti per la manutenzione e la conservazione delle condizioni di sicurezza dei ponti.

Vedi l'intervista al prof. ing. Andrea Del Grosso

 


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Mario Nobile - Direttore Generale per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Le Linee Guida raccomandano agli enti gestori l’adozione progressiva di modelli informativi dell’infrastruttura creati sulla base dei rilievi, delle prove sui materiali e dei monitoraggi. I modelli potranno poi essere integrati in AINOP. In questo modo, come spiegato da Mario Nobile, tutte le anagrafiche delle opere, abbinate a un sistema di monitoraggio strumentale, consentiranno di attivare servizi a valore aggiunto.

Vedi l'intervista all'ing. Mario Nobile

 


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Fabio Croccolo, Direttore ANSFISA

Le Linee Guida sui ponti rappresentano un punto di riferimento anche per le attività di vigilanza dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA). Il direttore dell’Agenzia, Fabio Croccolo, ha spiegato come verrà utilizzato il documento che consentirà di operare le verifiche sul livello di sicurezza di ponti e viadotti.

Vedi l'intervista all'ing. Fabio Croccolo

 


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Mario De Miranda - Prof. Ordinario di Tecnica della Costruzioni

Mario de Miranda, ingegnere e progettista di ponti e strutture, ha contribuito alla redazione di due dei tre macro capitoli che compongono le Linee Guida. Il documento fornisce le indicazioni per una corretta valutazione del rischio e della sicurezza strutturale delle opere, ma come evidenziato dall’ing. de Miranda, è importante che «il mondo politico prenda provvedimenti che indirizzino le risorse necessarie agli enti che hanno in carico le infrastrutture stradali».

Vedi l'intervista al prof. ing. Mario De Miranda

 


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Franco Mola  - Prof. Ordinario di Tecnica della Costruzioni

Franco Mola, professore del Politecnico di Milano e membro della Commissione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per la redazione delle Linee Guida sui ponti, spiega quali siano i manufatti che richiedono una maggiore attenzione e per quali motivi, soffermandosi anche sul ruolo cardine che ricoprono l'attività ispettiva e di controllo delle opere.

Vedi l'intervista al prof. ing. Franco Mola

 


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Franco Braga  - Prof. Ordinario di Tecnica della Costruzioni

All'indomani dell'approvazione delle Linee Guida, Ingenio ha interpellato il professor Franco Braga che ha ricordato come i ponti in calcestruzzo armato precompresso a cavi post-tesi, a cui le Linee Guida riservano ispezioni speciali, siano dei "sorvegliati speciali”.

Vedi l'intervista al prof. ing. Franco Braga

 


Le aziende che hanno partecipato al Dossier

Questo Speciale è stato possibile grazie alla partecipazione delle seguenti Aziende

TECNO PIEMONTE

Linee Guida Ponti: il punto di vista di un laboratorio di certificazione, ispezione e prova
Finalmente un approccio multilivello capace di programmare razionalmente gli interventi sulle infrastrutture


HARPACEAS

Modellazione BIM di ponti in CA con Tekla Structures
Focus sugli aspetti metodologici e operativi offerti da Tekla Structures nell’ambito della modellazione BIM di strutture di ponti in CA.

L’interoperabilità tra calcolo strutturale e geotecnico per lo studio della sicurezza di ponti esistenti


CSPFEA

Modellazione numerica e progettazione di un ponte a sezione composta
Procedura di modellazione numerica di un ponte a sezione composta secondo l’E.C.4 mediante software MIDAS Civil


HSH

La valutazione della capacità portante di un ponte: il processo metodologico
Analisi del corretto legame tra attività diagnostica in campo e valutazione teorica sul comportamento del modello ottenuto mediante Straus7


MAPEI

Esperienze di cantiere per il ripristino durevole di ponti e viadotti con i sistemi Mapei
Solo attraverso un’analisi corretta delle cause di degrado è possibile definire un "progetto di ripristino" durevole dove la scelta dei prodotti idonei risulta fondamentale per risolvere il problema.


CDM DOLMEN

Valutazione della sicurezza statica di due ponti esistenti in calcestruzzo armato, risalenti agli anni '60
Partendo dalle analisi storiche e dalle indagini strutturali delle infrastrutture, nell’articolo si approfondiscono gli aspetti relativi alla verifica della capacità portante degli elementi strutturali e la determinazione dei massimi carichi stradali ammessi


BASF C.C. ITALIA

Proteggere le strutture in calcestruzzo esposte al rischio di corrosione per cloruri con inibitori di corrosione
In questo articolo i risultati di una ricerca sperimentale che evidenzia come gli inibitori di corrosione migranti di natura silanica, applicati sulla superficie del calcestruzzo, consentono di ridurre significativamente la penetrazione dei cloruri rispetto ai conglomerati cementizi non trattati.


SIKA ITALIA

Sistemi SIKA per la protezione e durabilità di ponti di nuova costruzione e progetti di ristrutturazione
La metodologia di valutazione LCA Sika®, che analizza l'impatto ambientale dei prodotti usati per la protezione del calcestruzzo, ha dimostrato che il sistema Sika® System SO2 è un modo efficace per proteggere le strutture in termini di gestione del tempo, costi e impatto ambientale.


KERAKOLL

Applicazioni dei sistemi SRP marcati CE per rinforzare viadotti impattati da mezzi pesanti
Il rinforzo strutturale del viadotto lungo la strada SP BS 668 “Lenese” mediante i sistemi di rinforzo SRP di Kerakoll. La descrizione dell'intervento e dei prodotti utilizzati


PENETRON ITALIA

La cristallizzazione e il self-healing per la durabilità dei ponti in calcestruzzo
Il Sistema PENETRON® è utilizzato da oltre 40 anni in tutto il mondo come la soluzione più avanzata per la realizzazione di strutture durabili grazie alla sua tecnologia “integrale” e attiva nel tempo che assicura una protezione interna alla matrice in calcestruzzo.


 

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