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Sistema FRP Betontex per il recupero di un capannone industriale in c.a.p. coinvolto in un incendio

Il sistema di placcaggio fibrorinforzato BETONTEX si compone di tessuti, reti, fiocchi, lamine e barre performate in fibre di carbonio o di vetro da impregnare e/o incollare in situ per mezzo di resine termoindurenti di tipo epossidico.

Il sistema FRP Betontex di Fibre Net è una soluzione tecnica che coniuga la sicurezza nella scelta dei materiali alla riduzione dei tempi e dei costi di cantiere

Gli interventi di rinforzo strutturale non sono sempre determinati da danni generati da eventi traumatici, ad esempio un sisma, o da degrado dei materiali per vetustà. È il caso di un capannone industriale in Brianza, che ha subito gli effetti dannosi di un incendio scaturito in una porzione edificata adiacente. I fumi dell’incendio hanno coinvolto la struttura in calcestruzzo precompresso danneggiandone gli elementi di copertura e depositando fuliggine e residui sugli elementi in calcestruzzo, evidentemente anneriti.

La soluzione di rinforzo adottata ha consentito il ripristino in opera della struttura con il solo scoperchiamento della copertura ed il mantenimento degli elementi in c.a.p. esistenti con un importante risparmio in termini economici e di tempo.

L’intervento di seguito descritto, che ha previsto l’impiego di 3 operai specializzati operativi per 6 giorni è stato realizzato mediante l’applicazione di lamine pultruse in carbonio adeguatamente dimensionate e fasciature in carbonio del Sistema FRP Betontex di Fibre Net




APPROFONDIMENTO sul SISTEMA BETONTEX


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L’incendio è sempre stato considerato un danno strutturale al quale non si può porre rimedio se non con la sostituzione degli elementi compromessi, tuttavia, nel caso illustrato, la soluzione è stata trovata nell’utilizzo di materiali compositi. Le problematiche emerse da un’attenta diagnostica hanno individuato gli FRP - Fiber Reinforced Polymer - e in particolare nelle fibre di carbonio, come materiali idonei per recuperare la struttura in c.a.p. esistente. I tempi ridotti dell’intervento di rinforzo e la maggiore economicità delle opere rispetto ad una sostituzione degli elementi strutturali sono stati i fattori determinanti nella scelta dei materiali compositi.

figura-1-travi-prefabbricate.jpg

Lo stato di fatto del capannone prima dell'intervento di rinforzo mediante sistema FRP

Il capannone industriale oggetto di rinforzo è costituito da 6 travi in c.a.p. a doppia pendenza. Gli elementi prefabbricati che lo compongono sono di tipologia ricorrente: le travi in c.a.p. sono disposte con interasse di 5 metri e la copertura è costituita da elementi a tegolo su due falde. Le conseguenze dell’incendio hanno richiesto necessariamente la sostituzione degli elementi di copertura ma la struttura verticale non risultava compromessa.

Le verifiche condotte nel corso del sopralluogo preliminare ed alcuni test sui materiali hanno mostrato che il calcestruzzo non manifestava particolari fenomeni di degrado mentre per le armature non si disponeva di analisi effettuate. In altre parole, grazie a prove in situ sulle armature, non si erano riscontrati danni e/o alterazioni delle armature mentre era evidente la necessità di un adeguamento alla normativa vigente.  

Il progetto di rinforzo strutturale con FRP

Per i motivi indicati al punto precedente si prospettavano due differenti possibili approcci al problema:

 • il primo era costituito dalla rimozione e sostituzione delle travi esistenti con altre di nuova fabbricazione;

 • il secondo consisteva nell’intervenire sull’esistente con tecnologie veloci e prestazionali.

La Committenza, considerate la buona la qualità del cls e le analisi effettuate sulle armature, le tempistiche veloci e i contenuti costi per l’intervento, ha optato per la seconda soluzione avvalendosi degli FRP, scelta che ha efficacemente garantito la tempestività desiderata.

L’armatura di presidio è stata dimensionata utilizzando – per la flessione – lamine in FRP ad alto modulo elastico (230 GPa) con geometrie pari a 120x1,4 mm per un totale di 168 mm2 di area equivalente, pertanto, con circa 500 kN, ad integrazione è stata aggiunta un’armatura in grado di sopperire ad eventuali danni causati dall’incendio. Sfruttando la rimozione dei sovrastanti tegoli, la posa del rinforzo è avvenuta con le travi “sgravate” da un ulteriore peso mentre l’ancoraggio delle lamine è avvenuto con fasciature in FRP – ossia sempre con tessuti ad alto modulo elastico – ad anello chiuso, così come indicato e consigliato dalle Raccomandazioni Tecniche del DT200/2004. 

figura-2-rinforzo-disegno.jpg

Sezione di progetto

SCHEDA CANTIERE 
  • OGGETTO: intervento di rinforzo strutturale di strutture in c.a.p. di capannone industriale
  • LUOGO: Comune di Albiate, Brianza
  • PROGETTAZIONE FRP: Ing. Alberto Grandi
  • IMPRESA PRINCIPALE: Moro Costruzioni srl
  • IMPRESA SPECIALIZZATA FRP: Dacsa Engineering srl
  • TEMPISTICHE: Luglio 2020

Le fasi della posa

La posa degli FRP non è stata preceduta da particolari ripristini e ricostruzioni del calcestruzzo che appariva di buona qualità.

Prima di procedere con la posa degli elementi in carbonio, sia preformati che in tessuto, si è provveduto ad una profonda ed attenta molatura del sottofondo. Si vuole ricordare che – visto che il sistema funziona sempre per aderenza – la fase della pulizia del sottofondo è la più importante in assoluto; deve essere sempre eseguita con flessibili a disco diamantato con incisioni profonde e deve sempre eliminare il lattime di cemento e/o tutte le parti della pasta cementizia non strutturali. 

Seguono fasi altrettanto importanti quali l’eliminazione delle polveri e l’eventuale stuccatura del sottofondo, qualora lo stesso presentasse piccoli distacchi. Nel caso di posa delle lamine occorre verificare gli eventuali avvallamenti pari a 5 mm al metro che potrebbero creare tensioni di distacco e/o debonding.

Le fasi della posa di bentotex

Nel caso specifico, dopo le accurate fasi preparatorie, si è proceduto all’incollaggio della trave con lamina in carbonio 120X1,4 mm in possesso del relativo certificato C.V.T. rilasciato dal Ministero dei Lavori pubblici. La fasciatura ad anello chiuso, invece, è stata realizzata per una lunghezza pari a metri 2 dall’appoggio della trave e posando un tessuto da 300 g/m2 sempre ad alto modulo elastico – Betontex HM. Il sistema prevede la preventiva impregnazione del sottofondo mediante posa di un primer e del relativo adesivo epossidico. L’uso del primer è di fondamentale importanza in quanto garantisce la reale penetrazione della resina nel calcestruzzo.

Si ringrazia l’Ing. Alberto Grandi per il materiale fotografico e tecnico fornito per la realizzazione di questo articolo.


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