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La valutazione della robustezza strutturale delle infrastrutture: l'intervista al professore Franco Mola | VIDEO

Franco Mola, ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano, spiega cosa s'intende per robustezza strutturale delle infrastrutture, indicando quali sono le tipologie di ponti e viadotti che richiedono più attenzione attraverso ispezioni speciali e analisi raffinate della sicurezza.

Franco Mola, ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Politecnico di Milano, spiega cosa s'intende per robustezza strutturale delle infrastrutture, indicando quali sono le tipologie di opere esistenti che richiedono più attenzione attraverso ispezioni speciali e analisi raffinate della sicurezza.

«I concetti di ridondanza, duttilità, durabilità, seppur non sostituiscano il concetto di robustezza, sono comunque fondamentali e permettono di progettare una struttura che abbia tutte le caratteristiche per poi essere anche robusta - spiega il professore nell'intervista - occorre però uno sforzo ulteriore da parte del progettista che deve essere in grado di evitare che dentro la struttura si possano formare catene fragili che potrebbero innescare un collasso a catena».

Per quanto riguarda invece le costruzioni esistenti, le potenzialità di un’assenza di robustezza potrebbero essere presenti già dalla vecchia progettazione, mancanze che potrebbero essere state involontariamente accentuate da interventi successivi, in assenza di una visione del comportamento strutturale dell'opera.

Nell'ultima parte dell'intervista il docente evidenzia anche le difficoltà che attualmente si riscontrano nei casi in cui occorre individuare un eventuale stato di degrado dei cavi di pre sollecitazione, situazioni in cui i ricercatori stanno sperimentando analisi di tipo radiografico.

La robustezza strutturale di ponti e viadotti