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L'industria del calcestruzzo tra sostenibilità e digitalizzazione: quali opportunità con il BIM?

Sostenibilità ambientale, rivoluzione digitale e BIM: sono alcuni dei temi di cui si è parlato durante l'incontro "Industria del calcestruzzo tra digitalizzazione e sostenibilità" svoltosi in occasione di Saie 2020.

Il calcestruzzo, materiale da costruzione alla base della gran parte degli edifici e delle infrastrutture del Paese è poco conosciuto per tutte le sue potenzialità strutturali, estetiche, architettoniche e di sostenibilità.

La rivoluzione digitale che sta interessando anche il mondo delle costruzioni è un'opportunità unica per l'industria del concrete anche in chiave di promozione del prodotto.

Governare il flusso di informazioni consente di mettere in risalto le molteplici prestazioni che il calcestruzzo può offrire a favore del progettista, dell'impresa o dell'utilizzatore finale.

Sono alcuni dei temi di cui si è parlato durante l'incontro "Industria del calcestruzzo tra digitalizzazione e sostenibilità" svoltosi durante la prima edizione di "In Calcestruzzo" in occasione di Saie 2020.

Digitalizzazione e sostenibilità: i pilastri per innovare il settore del calcestruzzo

L'innovazione di prodotto e di processo nel comparto del calcestruzzo, passa attraverso la digitalizzazione e la sostenibilità.

«Digitalizzare il settore significa introdurre nuovi metodi di progettazione, significa BIM - ha commentato Andrea Bolondi, presidente di Atecap - altrettanto fondamentale è il tema della sostenibilità, perché in un’ottica di economia circolare non si può non tener conto di quale sarà il destino del costruito e dei materiali al termine della loro vita utile».

L'uso del BIM nella filiera del calcestruzzo: quali opportunità?

Durante l'incontro, Francesco Biasioli, segretario di Ermco, l'Associazione europea di produttori di calcestruzzo preconfezionato, ha spiegato quali opportunità presenta l'applicazione del BIM nella filiera del calcestruzzo e quali vantaggi potrebbero ricavarne sia i produttori sia i progettisti. 

«Negli ultimi anni il calcestruzzo e in particolare quello preconfezionato, hanno avuto una grande evoluzione dal punto di vista delle potenziali proprietà e possibilità di utilizzo - ha detto Biasioli - queste informazioni possono essere trasferite ai professionisti e alle imprese collegando direttamente le proprietà del materiale ai progetti nella fase di messa a punto. Questa è la strada del futuro, ossia utilizzare le informazioni che forniscono i produttori sulle possibilità che offre il loro calcestruzzo e collegarle direttamente al gemello digitale del prodotto che viene realizzato attraverso il BIM».

Edilizia sostenibile: le potenzialità del calcestruzzo

Il presidente di Ermco, Marco Borroni, ha invece illustrato le potenzialità del calcestruzzo, non solo strutturali e architettoniche, ma anche in termini di sostenibilità, spiegando come un uso appropriato del calcestruzzo consenta di ridurre fortemente l'impatto ambientale di un'opera lungo tutto il suo ciclo di vita.

«Ad esempio i solai progettati con uno strato continuo di calcestruzzo riducono le esigenze di raffrescamento e riscaldamento degli edifici - ha spiegato Borroni - il calcestruzzo può avere caratteristiche di permeabilità fortemente ridotte e questo consente di non usare isolamenti esterni, mentre la grande durabilità nel tempo evita interventi di manutenzione».

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