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Sedotti e abbandonati: un progetto sul tema degli edifici abbandonati

Attraverso i social e tanti appassionati di foto, sono state raccolte oltre 150 fotografie di altrettanti edifici da abbattere o recuperare, sparsi in aree urbane, periferie, valli e montagne, ...

5 gennaio 2021: Scienza&Mestieri, la rivista del Collegio degli Ingegneri del Trentino, ha presentato il progetto «Sedotti e abbandonati».

Il collegio degli ingegneri di Trento, in collaborazione con il Circolo trentino di architettura contemporanea, il Circolo fotografico «Il Fotogramma» e la Fondazione Caritro, nel periodo luglio-novembre 2020, ha monitorato e mappato gli edifici abbandonati, in disuso, dismessi in provincia di Trento. Attraverso i social e tanti appassionati di foto, sono state raccolte oltre 150 fotografie di altrettanti edifici da abbattere o recuperare, sparsi in aree urbane, periferie, valli e montagne. Molti ecomostri o aree industriali abbandonate, ma anche tanti edifici di pregio, lasciati all'incuria, spesso privati: Spazi vuoti, diroccati, ricoperti da graffiti, violati da vandalismi, mangiati dalle piante rampicanti.

Tanti i «grandi abbandonati», come le caserme alle Viote del Bondone, l'ex Atesina a Trento Nord, l'Hotel Panorama a Sardagna, l'ex Anmil ed ex Alumetal a Rovereto, l'area industriale dismessa lungo la statale 12 a Rovereto, villa Àngerer ad Arco, gli Artigianelli a Susà di Pergine, l'ex Villa Rosa, i sanatori Quisisana e Villa Elena ad Arco, l'Hotel Cristallo a Cles, il teatro di Cavalese, l'Istituto De Gasperi sul Bondone, la piscina di Revò, in Val di Non, ex autoconcessionarie, ex residence abbandonati in diverse valli turistiche, cementifici dismessi, lo scheletro dell'Hotel Sibilla a Cornano Terme, l'hotel mai finito a Passo San Giovanni.

Di qui quindi la creazione del progetto e di un sito di supporto.


Il progetto SEDOTTIeABBANDONATI, promosso da Scienza&Mestieri (rivista del Collegio degli Ingegneri del Trentino che raggiunge tutti gli ingegneri, gli architetti e i geologi trentini, oltre a tutte le Pubbliche Amministrazioni) si pone come obiettivi primari generare un interesse per il tema degli edifici abbandonati e indurre una riflessione su un fenomeno molto discusso nel nostro Paese, ma non ancora completamente riconosciuto: la presenza massiccia sul territorio di edifici e infrastrutture la cui realizzazione o non si è mai conclusa o se conclusa è stata poi abbandonata.  


Ma il progetto non è completato: è stata realizzata una mappa online con Gps, in continuo aggiornamento, e si accettano ancora segnalazioni per completare l'archivio.

«Abbiamo pensato - ha spiegato l'ingegnera Roberta Re - piuttosto che una fredda catalogazione per mappe catastali, mobilitare l'opinione pubblica attraverso la documentazione fotografica, in alcuni casi anche artistica, facesse percepire la portata del problema degli edifici abbandonati, che sono troppi anche in Trentino. Spesso sono dimenticati, criticati, ma anche santificati in una romantica monumentalizzazione che li rende inviolabili».

Sul sito sedottieabbandonati si trovano le informazioni sul progetto, la mappa GPS, i video di una serie di interviste riguardanti il tema della rigenerazione urbana e altro ancora.

 

sedotti-e-abbandonati-mappa-edifici-700.jpg

Fonti: 

  • sito sedottieabbandonati.com
  • L'Adige