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E' mancato Carlo Barbieri, il signore del Calcestruzzo

E' colui che sottoscrisse l'atto costitutivo di ATECAP, lo ricordo come imprenditore illuminato e guida preziosa

5 marzo 2021. E' mancato Carlo Barbieri, una parte importante della storia del Calcestruzzo. 

Carlo Barbieri è stato un importante imprenditore dei settori del calcestruzzo e dei conglomerati bituminosi, nonchè un riferimento dell'imprenditoria bolognese. Fu colui che firmò l'atto costitutivo di ATECAP, fu colui che con il suo impianto a tre punti di carico, di cui uno con mescolatore, fece da stimolo per un rinnovo di molti siti produttivi in tutta Italia, fu colui che fece da supporto con la sua azienda per molte ricerche che quando ero direttore f.f. di ATECAP portammo avanti sul tema del controllo del calcestruzzo. Molti sono i giovani che quando insegnavo all'Università di Bologna ho portato a fare tesi di Laurea presso la sua azienda.

Personalmente sono legato a lui da splendidi ricordi professionali: quando facevo il master la mia prima esperienza in un impianto di calcestruzzo la feci presso un impianto LivaBeton, con il supporto del Geom. Giuseppe Laffi, suo instancabile uomo di fiducia; fu lui da Presidente di Atecap a darmi l'incarico di Amministratore della Società di Servizi Concreto Srl e poi della Direzione f.f. dell'Associazione. Tante volte mi ha supportato nei momenti di difficoltà (insieme a Nanni Benazzo) in quei ruoli così impegnativi per un giovane del settore. E fu sempre un rifermento di correttezza e di dedizione al lavoro. Porterò io, come molte persone del settore, il ricordo della sua grande capacità di "valorizzare" lo spirito associativo, e il suo ostinato ottimismo.

Negli ultimi anni abbiamo perso molte figure importanti di questo settore, imprenditori, manager, tecnici, ne ricordo alcuni in sequenza temporale: Giorgio Moretti, il tecnico che inventò il regolo del calcestruzzo, poi Giampiero Pesenti, l'uomo che ha reso grande il cemento italiano nel mondo, Nanni Benazzo,  l'uomo che volle dare una voce al Calcestruzzo, Giovanni Colaiacovo e Franco Colaiacovo, due dei quattro fratelli eugubini che rappresentano la storia del cemento e calcestruzzo in tante aree del nostro Paese, Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli, la coppia di imprenditori che ha creato la grande Mapei  E in questo elenco vorrei ricordare anche Giovanni Cavaggioni nel settore degli impianti, Lelio Anti nel settore degli additivi, Carlo Bralia tra i commerciali del calcestruzzo, Gianni Bebi tra i tecnici. 

E' importante mantenere il ricordo di queste persone, perchè se oggi questa filiera ha raggiunto risultati così importanti sotto il profilo industriale e tecnico, è grazie al loro contributo - piccolo o grande che sia stato - e alla passione che hanno dato con continuità.

Tutti i miei rispetti alla famiglia di Carlo Barbieri, e la vicinanza della nostra azienda.


Il ricordo di ATECAP

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Nell'anno in cui l'Atecap compie trent'anni scompare Carlo Barbieri, tra i fondatori ed ispiratori dell'Associazione, di cui è stato Presidente dal 1997 al 1999. Anche lui il 14 settembre dell'anno 1991 si ritrovò a Bologna, sua città natale, per sottoscriverne l'atto costitutivo dell'Atecap. «Ricordo la forte unità di intenti e la volontà che ci animava di dare voce, visibilità e, perché no, dignità al nostro lavoro attraverso una associazione solo nostra, che interpretasse le nostre istanze, ci aiutasse e sostenesse nei nostri quotidiani problemi.» Queste le sue parole di qualche anno fa. L'Atecap è riconoscente a Carlo Barbieri, che ha contribuito alla crescita dell'Associazione nel corso dei suoi trenta anni di attività. Il Presidente Andrea Bolondi, il Consiglio Generale, i Soci e gli Uffici dell'Atecap esprimono il più profondo cordoglio e la più sentita vicinanza alla famiglia. 

Nel 1997 l'Assemblea eleggeva alla carica di Presidente al posto di Giovanni Battista Benazzo, rimasto in carica per 6 anni, Carlo Barbieri. In perfetta continuità con il precedente mandato una particolare attenzione venne prestata da un lato alle attività di formazione e di vigilanza, dall'altro al rafforzamento dei rapporti con le altre associazioni di categoria. 

Un biennio, quello della Presidenza di Carlo Barbieri, che risulta caratterizzato anche da una importante crescita del numero delle adesioni all'Associazione, che ricordava come una iniziativa nata da una piccola realtà ma che aveva avuto un rapido sviluppo e un appoggio sempre più esteso da parte di tutta la categoria. 

Con lui si fecero strada due nuove parole d'ordine: etica e correttezza. La crescita delle attività, la sinergia ormai consolidata con le altre associazioni del settore delle costruzioni e la collaborazione con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e con numerosi enti pubblici avevano moltiplicato gli impegni dell'Atecap e allargato il bacino associativo. 

Molte imprese, indipendentemente dalla loro dimensione aziendale e dalla ubicazione sul territorio nazionale, ritenevano necessario un forte impegno della categoria, e quindi dell'Associazione che la rappresentava, per la piena affermazione delle a presidio della produzione e fornitura di calcestruzzo. 

Rappresentare le imprese che facevano della qualità del prodotto e la qualificazione degli operatori riferimenti della loro attività produttiva era l'obiettivo e la prospettiva futura dell'Associazione. Per il Presidente Carlo Barbieri si trattava di istituire un sistema di controllo che garantisse non solo il rispetto delle Linee Guida da parte di tutti gli impianti iscritti all'Atecap, ma anche ulteriori requisiti da individuare per assicurare la completa rispondenza del prodotto ai requisiti di progettazione e prescrizione. 

Carlo Barbieri al termine del suo mandato da Presidente dichiarò: «Ho messo a disposizione la mia esperienza di piccolo imprenditore del calcestruzzo. Sono stati per me due anni di grande impegno: ora che ho passato il testimone posso dire che è stato un arricchimento personale perché ho trovato tanti amici imprenditori con i quali ho potuto condividere problemi, progetti e possibili soluzioni ma anche trovato numerosissime persone che con slancio e generosità hanno consentito all'Associazione di raggiungere obiettivi a volte anche insperati.» 

Gratitudine e vicinanza vengono espressi dall'Atecap in questo triste momento.