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Sviluppo sostenibile per migliorare le condizioni di vita delle persone

La sfida sulla sostenibilità è appena iniziata. L'Europa è sicuramente il Paese che si sta impegnando di più, e questo non deve rappresentare un freno, uno stimolo ad attendere gli altri, come qualcuno vorrebbe. Sono le scelte di ognuno di noi che possono cambiare non solo il nostro destino, ma anche le nuove generazioni. E il contributo di chi esercita una professione tecnica - Architetti, Ingegneri, Geometri, Gerologi, Periti ... - è uno dei più importanti, necessari, per intraprendere un sentiero di sostenibilità.

Con Ingenio stiamo cercando di portare un supporto, soprattutto cercando di divulgare quelle informazioni, conoscenze, esperienze, che possono fare da guida per un nuovo modo di progettare, costruire, gestire. Lo facciamo grazie alle Associazioni con cui collaboriamo, in particolare AIS e GBC Italia, ma anche con l'aiuto degli autori esterni e della redazione.

E con tal fine ripubblichiamo anche pezzi tratti o estratti da documenti che in questi anni hanno marcato l'avvio di questo cammino. Tra questi anche quello che troverete in questo articolo. Si tratta del capito "Sviluppo sostenibile per migliorare le condizioni di vita delle persone" tratto dal "DOCUMENTO DI RIFLESSIONE - VERSO UN’EUROPA SOSTENIBILE ENTRO IL 2030" della nostra Commissione Europea e pubblicato il 30 Gennaio 2019.


VERSO UN’EUROPA SOSTENIBILE ENTRO IL 2030

1 - Sviluppo sostenibile per migliorare le condizioni di vita delle persone

Nel settembre 2015, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, i paesi di tutto il mondo hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030 delle Nazioni Unite) e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), decidendo così un elenco concreto di “cose da fare per le persone e il pianeta”.

 

17 obiettivi globali (SDGs - Sustainable Development Goals)

17 obiettivi globali (SDGs - Sustainable Development Goals)

I leader mondiali si sono impegnati a eliminare la povertà, proteggere il pianeta e garantire pace e prosperità per tutti.

Gli OSS, insieme all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, costituiscono la tabella di marcia per un mondo migliore e per il quadro globale di cooperazione internazionale in materia di sviluppo sostenibile e relative dimensioni economiche, sociali, ambientali e di governance. L’UE è stata una delle forze trainanti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e si è pienamente impegnata a darvi attuazione.

Lo sviluppo sostenibile - ossia lo sviluppo che risponde alle esigenze delle generazioni attuali senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare le loro - è profondamente radicato nel progetto europeo. L’integrazione europea e le politiche dell’UE hanno contribuito a sconfiggere la povertà e la fame del dopoguerra, e hanno creato uno spazio di libertà e democrazia nel quale i cittadini europei hanno potuto conseguire livelli di prosperità e benessere mai raggiunti prima.

L’UE si è impegnata costantemente a favore di società più inclusive fondate sulla democrazia e sullo Stato di diritto, come rispecchiato nell’articolo 2 del trattato sull’Unione europea.

Gli standard sociali e sanitari dell’UE sono tra i più ambiziosi del mondo e l’Europa è il continente con l’aspettativa di vita più alta in assoluto.

La nostra economia sociale di mercato ha generato prosperità e dato sicurezza grazie a solidi sistemi di protezione sociale.

Ingenti investimenti nella ricerca e nell’innovazione hanno favorito lo sviluppo di nuove tecnologie e modelli di produzione che consentono di utilizzare in modo più sostenibile le risorse e di adottare soluzioni digitali.

È fondamentale avere bilanci sani ed economie moderne; i progressi compiuti nella realizzazione di politiche di bilancio sane e delle riforme strutturali hanno ridotto i livelli del debito e stimolato la creazione di posti di lavoro. Il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni è cresciuto fino a raggiungere il 73,5 % nel terzo trimestre del 2018, il livello più alto mai registrato nell’UE. Questo ha un impatto positivo sulla produttività e la crescita in Europa.

Persistono disparità economiche, sociali e territoriali tra gli Stati membri e le regioni dell’UE, ma la politica di coesione dell’UE ha contribuito alla crescita e alla riduzione di tali differenze in tutto il continente (convergenza verso l’alto).

Inoltre, l’UE ha fissato alcune delle norme ambientali e sociali più rigorose, ha messo in atto politiche di tutela della salute umana tra le più ambiziose ed è diventata paladina mondiale della lotta contro i cambiamenti climatici. Gli Stati membri dell’UE hanno compiuto progressi notevoli in molti ambiti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e di conseguenza l’UE è uno dei luoghi migliori al mondo in cui vivere, se non addirittura il migliore.

Tuttavia, nulla è mai completo o acquisito permanentemente.

Dobbiamo continuare l’impegno a favore della nostra democrazia, della nostra economia e del nostro ambiente naturale per consolidare le nostre realizzazioni, assorbire completamente le ripercussioni negative della crisi economica e finanziaria, dissociare il miglioramento della nostra salute, del nostro welfare e del nostro benessere dal degrado ambientale, sconfiggere le disuguaglianze sociali e fronteggiare sfide che oltrepassano i confini.

Siamo nel mezzo della quarta rivoluzione industriale e il cambiamento inciderà su ognuno di noi.

Si tratta di vedere se avremo la capacità di guidare e orientare la risposta secondo i nostri valori e i nostri interessi.

L’UE e gli Stati membri dispongono di considerevoli vantaggi competitivi che ci consentono di assumere la guida e modernizzare le nostre economie, rendere sicuro il nostro ambiente naturale e migliorare la salute e il benessere di tutti gli europei. A questo scopo, dovremo fare nostri gli OSS e allo stesso tempo continuare a investire nelle competenze, nell’innovazione e nelle tecnologie emergenti, che aiutano a guidare la transizione della nostra economia e della nostra società su un percorso sostenibile.

Dobbiamo riflettere su come perfezionare i nostri modelli di produzione e di consumo.

Dobbiamo agire ora per fermare il riscaldamento globale e la perdita degli ecosistemi e della biodiversità, che minacciano il nostro benessere, le prospettive di crescita sostenibile e la vita stessa sulla Terra. Abbiamo la capacità per fare questo, ma non il lusso del tempo. Le disuguaglianze e le disparità territoriali sono ancora diffuse nonostante i progressi compiuti. Combatterle è importante per avere una società equa, ma anche per salvaguardare e rafforzare la coesione sociale e assicurare la stabilità sociale e politica negli e tra gli Stati membri dell’UE.


Obiettivi di sviluppo sostenibile

  1. Povertà zero
  2. Fame zero
  3. Salute e benessere
  4. Istruzione di qualità
  5. Uguaglianza di genere
  6. Acqua potabile e strutture igienico-sanitarie
  7. Energia pulita e accessibile
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica
  9. Industria, innovazione e infrastrutture
  10. Ridurre le disuguaglianze
  11. Città e comunità sostenibili
  12. Consumo e produzione responsabili
  13. Agire per il clima
  14. La vita sott’acqua
  15. La vita sulla terra
  16. Pace, giustizia e istituzioni forti
  17. Partnership per gli obiettivi

Inoltre, un ordine mondiale multilaterale fondato su regole, rispettato ed efficace rappresenta il migliore antidoto alla legge della giungla in un mondo governato dall’anarchia in cui pullulano armi nucleari ed estremismo e scarseggiano le risorse.

Sta crescendo un pericoloso ceppo di nazionalismo all’insegna di “prima il mio paese” che può portare a scontri e conflitti.

Diversi paesi hanno iniziato a voltare le spalle agli impegni assunti a livello mondiale per il benessere delle persone, la sicurezza, la tutela ambientale e l’azione per il clima, scompigliando l’ordine basato su regole.

Gli OSS non sono un obiettivo di per sé, ma fungono da bussola e da mappa.

Offrono la necessaria prospettiva a lungo termine, che trascende le campagne elettorali e le considerazioni a impatto immediato. Ci aiutano a orientarci per sostenere democrazie solide, costruire economie moderne e dinamiche e contribuire a un mondo con un migliore tenore di vita, disuguaglianze in diminuzione e la garanzia che nessuno venga lasciato indietro, rispettando allo stesso tempo i limiti del nostro pianeta e assicurandolo alle generazioni future.

Dall’adozione degli OSS, la Commissione Juncker ha lavorato per integrare lo sviluppo sostenibile nelle sue politiche e ha già preparato il terreno per la prossima generazione di politiche sostenibili: dal pilastro europeo dei diritti sociali e nuovo consenso europeo in materia di sviluppo alla strategia Commercio per tutti basata sui valori, all’impegno strategico per la parità di genere e allo spazio europeo dell’istruzione; dal pacchetto sull’economia circolare, i pacchetti “L’Europa in movimento” e l’Unione dell’energia alla strategia per la crescita blu e a quella per la bioeconomia; dal piano di investimenti e dal piano d’azione sulla finanza sostenibile all’Agenda urbana per l’UE e al piano d’azione per la natura, solo per fare alcuni esempi.

La Commissione Juncker ha inoltre proposto di rendere più sostenibili le finanze dell’UE rafforzando il collegamento tra finanziamenti UE e Stato di diritto, nonché fissando un più ambizioso obiettivo di spesa per il clima (25 %) nell’ambito del futuro bilancio dell’Unione.

Recentemente, la Commissione Juncker ha presentato una visione strategica a lungo termine per un’economia UE prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra entro il 2050.

Tale visione crea i presupposti per un cambiamento strutturale dell’economia europea che incentiva la crescita sostenibile e l’occupazione.

Tutte queste politiche strategiche dovranno essere attuate pienamente e inequivocabilmente sul campo.

Dovranno inoltre essere integrate da ulteriori azioni, che riconoscano l’interdipendenza di tutte le politiche e allo stesso tempo tengano conto delle nuove sfide e dell’emergere di nuovi fatti ed elementi. Anche il dialogo sociale e le misure volontarie del settore privato hanno un ruolo importante da svolgere al riguardo.

L’UE è nella posizione ottimale per assumere la guida.

Le politiche di ripiegamento di altre potenze mondiali stanno lasciando aperto uno spazio politico che offre all’UE un’importante opportunità di dimostrare leadership e fare da apripista per gli altri.

In maggio i cittadini dell’UE eleggeranno il nuovo Parlamento europeo. In autunno si insedierà la nuova Commissione.

La data di conclusione della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva si avvicina rapidamente.

Dobbiamo pertanto rivolgere lo sguardo al prossimo ciclo programmatico quinquennale per l’Europa e al nuovo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027. Il Consiglio europeo si è compiaciuto dell’intenzione della Commissione di pubblicare il presente documento di riflessione, che dovrebbe preparare il terreno a una strategia globale di attuazione nel 2019.

Il presente documento di riflessione avvia il dibattito su come elaborare ulteriormente la visione UE in materia di sviluppo sostenibile e sulle tematiche centrali delle politiche settoriali post-2020, e allo stesso tempo prepararsi all’attuazione a lungo termine degli OSS(11). La Commissione desidera contribuire a un dibattito veramente globale e lungimirante sul futuro dell’Europa, e lo sviluppo sostenibile è legato a doppio filo a tale futuro.

Fine primo capitolo. Segue ...

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DOCUMENTO DI RIFLESSIONE -  VERSO UN’EUROPA SOSTENIBILE ENTRO IL 2030