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Dal Convegno Fabre la sfida alla conoscenza con la ricerca e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti

Ingenio in prima fila, per i nostri lettori, al Convegno “Ponti, viadotti e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni”: un reportage nutrito e ricco di interviste agli attori di questo grande primo successo, costellato di ricerca, operatività e attività, tanta attività, svolta sul campo per mitigare e migliorare le prestazioni delle infrastrutture esistenti.

Ponti, viadotti e gallerie: nessuna infrastruttura esclusa, un confronto dal palco alla platea e viceversa, ma anche tante riflessioni fuori dai riflettori.

 

Il Consorzio Fabre: gli attori della ricerca operativa su ponti, viadotti e altre strutture esistenti

Nato in piena crisi pandemica, il Consorzio Fabre viene istituito il 22 luglio 2020 con la firma dell’atto costitutivo che vede come fondatori Università ed Enti di Ricerca:

  • Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)
  • Politecnico di Milano (POLIMI)
  • Politecnico di Torino (POLITO)
  • Università degli Studi di Camerino (UNICAM)
  • Università degli Studi Luigi Vanvitelli della Campania (UNICAMPANIA)
  • Università degli Studi di Messina (UNIME)
  • Università degli Studi di Padova (UNIPD)
  • Università degli Studi di Perugia (UNIPG)
  • Università di Pisa (UNIPI)
  • Sapienza Università di Roma (UNIROMA1)

Gli obiettivi del Consorzio Fabre corrispondono a promuovere e coordinare la partecipazione delle Università e degli Enti di Ricerca Consorziati alle attività scientifiche nei settori dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura, con particolare riferimento alla valutazione di ponti, viadotti e altre strutture esistenti.

Gli obiettivi della ricerca corrispondono principalmente alla valutazione dei diversi rischi: quello statico, fondazionale, sismico e idrogeologico, riguardano la verifica, il controllo e il monitoraggio, nonché lo sviluppo di tecniche innovative per il ripristino, il miglioramento e l’adeguamento di ponti, viadotti e altre strutture. 

Tutti questi temi sono stati trattati nel primo convegno Fabre.

 

Il primo convegno Fabre: le criticità e le fragilità delle infrastrutture 

Dal 2 al 4 febbraio 2022 si è tenuto il primo Convegno Fabre “Ponti, viadotti e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni” il cui successo è sicuramente un motivo di orgoglio, come sottolineato dal presidente del Consorzio Fabre, Walter Salvatore

Il convegno si è svolto nella cornice storica del Complesso di San Francesco a Lucca, Toscana. 

A fare gli onori di casa, il presidente del Consiglio della Regione Toscana, Antonio Mazzeo, il Sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e governo del territorio, Stefano Baccelli.

INGENIO c'era, come sempre, e ha seguito le tre giornate di Convegno, riportandovi qui di seguito le interviste svolte per poter condividere e metabolizzare la passione per l’ingegneria e le opere che la rappresentano nel mondo.

 

L’intervista ad Antonio Mazzeo

«L’iniziativa che nasce oggi, che tiene insieme mondo accademico e delle imprese va esattamente nella direzione corretta, quella di supportare la politica affinché agisca prima che sorga il problema».

 

L’intervista ad Alessandro Tambellini

«Abbiamo bisogno di progettare il futuro ma prendendo come primo riferimento la manutenzione e la conservazione di quello che abbiamo, poi quello che non è possibile tenere va abbattuto e va ricostruito secondo criteri nuovi. L’ingegneria oggi ha possibilità di studi avanzatissimi per quanto riguarda lo stato, la condizione manutentiva e la tenuta delle strutture».

 

L’intervista a Stefano Baccelli

 «Interventi di messa su 40 ponti e viadotti in Toscana per 22 milioni di investimento»

 

I patrocinatori del primo Convegno Fabre: Ansfisa, Mims e Cni

Il Convegno “Ponti, viadotti e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni” è stato organizzato dal Consorzio Fabre con il patrocinio di ANSFISA, del Mims e del Cni. A portare, non solo i saluti, ma anche una precisa e puntuale testimonianza del momento storico che le infrastrutture stanno vivendo, i rispettivi rappresentanti nella persona di Domenico De Bartolomeo (direttore di Ansfisa), Pietro Baratono (Mims) e Giovanni Cardinale (vicepresidente Cni).

 

L’intervista a Domenico De Bartolomeo: il ruolo nevralgico di Ansfisa 

«Il ministro ha voluto dare, fortemente, un’impronta operativa e l’Agenzia ha raccolto la sfida. Prima del tempo assegnato, ci tengo a sottolinearlo, siamo partiti in campo per fare ispezioni su ponti e viadotti. Dobbiamo cambiare sistema di controllo: dobbiamo passare da un controllo di un ponte punto per punto, a quello da ponte a ponte o da galleria a galleria, a un controllo dei sistemi di gestione per verificare come i gestori mettano in atto i sistemi di manutenzione e come gestiscono l’infrastruttura, perché loro sono quotidianamente sul pezzo».

 

L’occasione del PNRR per le infrastrutture: Pietro Baratono

 «L’architettura della semplificazione, che è stata ideata dal ministro Giovannini, consente, indubbiamente, appalti in tempi brevi però rimane il tema dell’effettiva capacità del sistema produttivo e professionale di questo Paese di realizzare le opere con tempi e costi certi. Fondamentale è stato il fatto che si possa appaltare direttamente sul progetto di fattibilità tecnico economica avente come pivot la relazione di sostenibilità. Sostenibilità che, promana da un approccio europeo che costituisce una condizionalità per l’erogazione e la rendicontazione di tutti i fondi europei.

«Il consorzio rappresenta una forza d’urto professionale da parte dell’Università che consentirà anche a questo Paese di approcciare in maniera professionale alle opere, non solo del PNRR, ma a tutto quel gigantesco problema che è il monitoraggio tecnologico delle infrastrutture stradali e autostradali».

 

Conoscenza e monitoraggio: il comportamento del precompresso esistente, la nuova sfida

Il Convegno “Ponti, viadotti e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni” è stata un’occasione di incontro e confronto ma anche un palcoscenico per illustare i risultati che la ricerca ha raggiunto in merito al controllo, monitoraggio e manutenzione delle infrastrutture esistenti e per presentare gli strumenti a oggi disponibili per la loro valutazione. 

Aspetti sottolineati sia dal vicepresidente del Consorzio Fabre, il professore Filippo Ubertini, in merito al monitoraggio strutturale di ponti con dati SAR e simulazioni numeriche al collasso, sia dal professore Andrea Dall’Asta, dell’Università di Camerino, direttore tecnico del Consorzio, che ha evidenziato il momento storico che sia il tecnico che l’opera stanno vivendo insieme nonostante le criticità. Una parentesi costellata di fragilità ma al contempo di una forte esigenza di manutenzione: per intervenire occorre conoscere, pertanto, la conoscenza è alla base di un buon risultato e di una corretta gestione del costruito.

Non solo ponti e viadotti, ma anche le gallerie sono state le protagoniste della terza mattinata.

Un annuncio che gli addetti ai lavori ma, inconsapevolmente anche i fruitori, attendevano da tempo: il licenziamento delle Linee Guida delle Gallerie da parte dell’Assemblea del Consiglio Superiore. A portare questa lieta notizia, l’ingegnere Carlo Ricciardi, Presidente della Commissione Linee Guida Gallerie. 

 

Interferometria radar mediante satellite: professore Filippo Ubertini, il ponte di Albiano

«Stiamo ragionando su come impiegare queste misure in combinazione con modelli di calcolo strutturale, in particolare, quelli di simulazione al collasso, in modo tale da poter alimentare i modelli strutturali con dati che ricaviamo dal satellite per farne una valutazione di sicurezza. Qui il problema sta nel fatto che la misura che noi rileviamo è la misura della risposta della struttura, ad esempio da movimenti derivanti da frane o movimenti di fondazione e così via. La risposta è un qualcosa che evidentemente non può essere un dato in input alla simulazione ma è un output della simulazione. C’è quindi un discorso di problema inverso che va in qualche modo sistemato». 

 

Andrea Dall’Asta, direttore tecnico del Consorzio Fabre: la sfida della conoscenza dei ponti in c.a.p.

«Ciò che più necessita di un’indagine approfondita oggi, è la categoria dei ponti in c.a.p., perché è un tema che è stato studiato poco e gran parte degli sforzi sono stati dedicati alle strutture tradizionali. Questo tema è rimasto un po’ ai margini in passato e adesso che l’attenzione si è spostata sulle infrastrutture, è diventato particolarmente interessante. Occorre investire anche risorse umane per poter raggiungere un livello di conoscenza necessario per operare».

Leggi anche: 

Convegno Fabre

convegno-consorzio-fabre-03.jpg

Il reportage del primo giorno

Il reportage del secondo giorno

Il reportage del terzo giorno


Guarda le altre interviste ai protagonisti del primo convegno del Consorzio FABRE 

Franco Braga - Evoluzione del concetto tempo di riferimento nella progettazione delle infrastrutture

Claudio Mazzotti - Linee Guida sui ponti, una rivoluzione per i tecnici esperti di infrastrutture

Giovanni Cardinale - La prevenzione dei rischi per le infrastrutture richiede un processo continuo

Danilo Peila - La filosofia delle Linee guida sulle gallerie e l'investimento sulla ricerca

Carlo Ricciardi - Le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio delle gallerie esistenti

Giacomo Zini - Identificazione dinamica di un ponte in c.a. con selle Gerber

Luca Cedrone - Definizione dei criteri per il monitoraggio delle gallerie esistenti

Marzia Malavisi - Gemelli digitali ad alta precisione per realizzare ispezioni e controlli di ponti

Alessandro Damiani - Interventi di ripristino di rivestimenti ammalorati in calcestruzzo di gallerie

Maria Pregnolato - Valutazione del rischio da azioni idrauliche sui ponti

Claudio Mazzotti - Il Master sulle Costruzioni in legno che nasce dalle ricerche fatte con le aziende

Marco Savoia - Il master per specializzarsi sulle costruzioni in legno, dal comfort alle strutture

Luca Bartoccini - Impatto del Livello Conoscenza sugli interventi di riparazione di ponti esistenti

Leonardo Bianchi - La Rete Mille Infrastrutture

Carlo Alberto Avizzano - I nuovi sensori e la robotica per il monitoraggio

Carmine Frascella - Le prestazioni dell’interferometria satellitare

Elena Baralis - IA per monitorare e prevedere

Fabrizio Di Pasquale - I nuovi sensori e la robotica per il monitoraggio

Luca Carli - Interventi di adeguamento e ripristino di rivestimenti in muratura di gallerie

Marco Barla - Valutazione strutturale di ponti esistenti mediante analisi su scala territoriale

Remo Pertica - La Rete mille infrastrutture

Carlo Pettorruso - Valutazione della Classe di attenzione sismica secondo LG.: analisi di sensitività

Maria Rosaria Pecce - Confronto tra tecniche di adeguamento sismico di un ponte in c.a. precompresso

Davide Masera - Manutenzione preventiva dei ponti e norme tecniche

Virginio Quaglini - Evoluzione tecnologica degli apparecchi di appoggio nei ponti

Carmelo Gentile - Indagini e monitoraggio dinamico di uno storico ponte ad arco in c.a.

Nicola Perilli - L'importanza del contesto geologico e geomorfologico per la valutazione del rischio dei ponti

Diana Salciari - Metodologie di indagine e monitoraggio per l’analisi dell’interazione ponte-frana

Francesco Ballio - Criticità e prioritizzazione dei ponti per il rischio idraulico

Raimondo Betti - Il monitoraggio come strumento per una rapida valutazione del danno strutturale

Carmine Zappacosta - Il nostro approccio alla certificazione è un esempio in tutto il mondo

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