Sostenibilità
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Il nuovo corso del MIMS, la sfida della sostenibilità e i prossimi obiettivi in 8 domande

Con l'arrivo del Ministro Enrico Giovannini il Ministero che si occupa di Infrastrutture e Trasporti non ha semplicemente cambiato nome, ma anche approccio, inserendo il tema della sostenibilità tra le sue priorità. In questa intervista con Andrea Dari e Alfredo Martini il ministro fa un punto generale, dalla situazione del PNRR, all'uso delle tecnologie innovative e sostenibili, alla valorizzazione dei protocolli energetico ambientali, alla trasformazione in atto delle norme e dell'organizzazione del ministero. 


La nuova legge sui contratti pubblici recepirà le riforme fatte nell'ultimo anno dal MIMS

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Andrea Dari intervista il Ministro Enrico Giovannini

 

Un cambio di passo in grado di spostare concretamente le politiche per le infrastrutture e le opere pubbliche e private verso una sempre più diffusa e misurabile sostenibilità. Con questo impegno il MIMS, guidato da Enrico Giovannini, sta cambiando le regole del gioco, guardando ai 17 goal dell’ONU, al Green Deal dell’Unione europea, ai regolamenti sulla tassonomia. Con quali provvedimenti? Con quale ruolo all’interno del Governo e nelle relazioni con gli altri ministeri? Con quali sviluppi e verso quali risultati?

A queste domande e ad altre il ministro ha risposto in una video intervista promossa da AIS, l’Associazione Infrastrutture Sostenibili, in collaborazione con il portale INGENIO, a cura dei rispettivi direttori Alfredo Martini e Andrea Dari, proiettata in occasione del convegno promosso da AIS, da Area Science Park e da Ance Friuli Venezia Giulia “PER UNA CONCRETA E MISURABILE SOSTENIBILITÀ DELLE INFRASTRUTTURE: scenari, potenzialità e risultati", tenutosi oggi a Trieste e in streaming.

Il Ministro ha sottolineato l’importanza della modifica dell’articolo 9 della Costituzione, dove è stato inserito il principio del rispetto dell’ambiente nell’Interesse delle future generazioni, così come all’art.41 si specifica che l’attività economica non può svolgersi a danno dell’ambiente. 

Molti i temi trattati. Il Ministro, ripercorrendo il lavoro svolto dall’inizio del suo incarico, si è soffermato su alcune riforme sostanziali e sulle prospettive a breve e medio termine. Per Giovannini una rilevanza particolare verrà assunta dal lavoro sulla nuova legge sui contratti pubblici, destinata a recepire le riforme apportate nell’ultimo anno dal MIMS.

 

La video intervista integrale

 

La sintesi dell’intervista

  1. Il PNRR è stata l’occasione per introdurre cambiamenti rilevanti che hanno trovato nelle Linee guida per il PFTE un punto di non ritorno con l’obiettivo di rendere concreti gli indirizzi sul DNSH. Fattore cardine l’introduzione della relazione di sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale. Il nuovo approccio e le nuove “regole” sono destinate a costituire alcuni dei cardini della nuova legge sui contratti pubblici attraverso la legge delega.

  2. A proposito di protocolli e criteri di sostenibilità il Ministro ritiene che, all’interno del perimetro definito con le linee guida del PFTE, intorno ad essi si possa favorire una competizione al rialzo tra gli operatori. Nei decreti delegati relativi ai contratti pubblici si dovranno individuare e proporre elementi di condizionalità e premiali così che alcuni principi diventino elementi strutturali e non di contorno nel modo di progettare e di costruire.

  3. Con l’ultimo allegato “infrastrutture” alla Legge finanziaria si dà concretezza al superamento della segmentazione tra i diversi centri di potere pubblico in quanto riforme programmazione e investimenti vengono visti in modo integrato. Ne è un esempio il Piano aeroporti dove si privilegiano quelli integrati con la rete ferroviaria.

  4. Così come con la Direttiva Draghi al CIPESS viene richiesto a tutti i ministeri di operare nella prospettiva indicata dai 17 goal dell’Onu. Un indirizzo al cui interno il MIMS fa da apripista, ad esempio, con il modello di scoring che quantifica la distanza tra progetti e Green Deal UE. Una prassi destinata a riguardare tutti.

  5. Sulla necessità di dotarsi di una piattaforma di monitoraggio quantitativo e qualitativo il Ministro ha ricordato che quanto avviato dal MIMS sulle opere del PNRR è destinato a riguardare tutte le opere pubbliche. L’aspetto fondamentale è che la verifica avviene nella logica dell’outcome, ovvero dei risultati raggiunti. Un processo destinato ad allargarsi a tutta l’amministrazione pubblica. Se ne sta discutendo nel CITE (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica) dove il MIMS è responsabile di un gruppo di lavoro trasversale volto a sviluppare una modellistica per valutare ante e post le politiche pubbliche in una visione integrata. Su questo il Ministro ha sottolineato che se non si riesce ancora a gestire i dati in tempo reale come per l’economia grazie alle tecnologie (droni, sensori, ecc.) si sta progressivamente riducendo il lag temporale.

  6. Il Ministro ha altresì affermato che si sta lavorando per un attenuamento dell’approccio prescrittivo delle norme tecniche superando la tradizionale resistenza tutta italiana alla sperimentazione, così come un ruolo importante dovrà svolgerlo mettendo a valore ricerca e competenze  il Centro per l'innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (CISMI) individuando le potenzialità esistenti nel sistema pubblico innanzitutto attraverso accordi e progetti comuni al servizio dei Dipartimenti ministeriali.

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Alfredo Martini intervista il Ministro Enrico Giovannini

 

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