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Essere (anti)sismici al tempo dei media...

 ... all'improvviso, le classifiche!
 
L'ultimo studio dell'ENEA1 [http://www.enea.it/it/Stampa/news/terremoti-enea-italia-leader-in-europa-per-l-applicazione-di-sistemi-anti-sismici] ha un titolo immediato: “Terremoti: Italia leader in Europa per applicazione di sistemi antisismici, ma restano criticità per sicurezza del parco edilizio”.
All’interno si riporta con chiarezza quella che è la situazione, purtroppo ben nota, del patrimonio edilizio italiano; e che qui non staremo a ripetere. Vorrei però qui prendere spunto dalle classifiche riportate nel testo.
 
Italia leader in Europa per applicazione di sistemi antisismici.
 
 
Nelle due carte sopra riportate vediamo a SX l'attuale composizione della UE ed a DX la PGA con 10% di superamento in 50 anni. Considerando che Turchia e Islanda a oggi devono ancora ufficialmente aderire alla Comunità Europea, si vede come la "questione sismica" sia un problema prettamente dell'Italia e della Grecia. Quindi, sebbene la classifica dell’ENEA non possa che farci piacere, è evidente come dalla UE sarà difficile avere sostegno per quanto riguarda questa problematica; se gli sgravi fiscali ci sono solo per l'efficientamento energetico e non per il miglioramento sismico ci sarà un motivo.
Volendo poi fare i pignoli, considerando che la Grecia ha 11 milioni di abitanti contro i nostri 60 milioni, procedendo solo con un conteggio in assoluto del numero di "edifici con dispositivi antisismici" non è difficile immaginare di essere i primi tra due. Dovremo solo stare attenti a non perdere il primato quando anche la Turchia entrerà nella UE, con i suoi 75 milioni di abitanti; allora forse dovremo cedere lo scettro.

Italia primo paese al mondo per quantità di dispositivi "anti-terremoto" a tutela del patrimonio culturale.
Altra classifica: al mondo il totale dei siti culturali riconosciuti sono circa 850; l'Europa gode di un buon numero di questi, circa 370 per la precisione, attestandosi su circa il 40% del patrimonio mondiale. L'Italia ne possiede 51, quindi poco più del 6%; la Grecia ne possiede 37. Ragionando sui numeri in assoluto, siamo primi.
Facendo però la tara al discorso generale, i sistemi antisismici (come gli isolatori) sono stati inseriti su un numero veramente esiguo di opere (NdR: mi vengono in mente solo i bronzi di Riace, chiedo cortesemente di venire aggiornato da qualcuno più informato di me) ma rimane il grosso nodo delle costruzioni che li contengono (si veda ad esempio il patrimonio perduto nel museo degli Abruzzi durante il sisma del 2009) o di edifici che rappresentano "patrimonio" in sè (per citarne uno, in zona sismica, la cupola del Brunelleschi).


 
Ad ogni modo, il basamento che sostiene i Bronzi di Riace è perfetto, studiato nei minimi dettagli.
Le statue possono essere ammirate all'interno del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, costruito negli anni '50; per quanto la provincia sia classificata come sismica dai primi del '900, immagino che le normative con cui è stato costruito abbiano un livello di sicurezza non paragonabile alle attuali.
In caso di sisma, corriamo a nasconderci sotto le statue…


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