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Comuni e costruttori fianco a fianco nella battaglia sui ritardati pagamenti

Dopo le numerose denunce dell'Ance sulla grave crisi del settore determinata dai ritardati pagamenti della PA, anche l'Anci si sta mobilitando. Lo dichiara Graziano Delrio sottolineando che è prioritario pagare le imprese di costruzione che chiudono a ritmi insostenibili. "E' necessario sbloccare almeno 8-9 miliardi di crediti riferiti a circa 20 mila appalti già assegnati per rimettere in moto l'economia" - dice il presidente dell'Anci - e per questo "serve un decreto che autorizzi i Comuni a rivedere il patto di Stabilità 2013"

EDILIZIA: SUBITO CONCORDATO CON UE PER PAGARE LE IMPRESE

Tutte le associazioni datoriali del settore firmano appello affinché il nuovo Governo si rivolga  subito all’Europa per sbloccare i pagamenti.

L’Europa deve consentirci di pagare le imprese. Questa è una delle emergenze che il nuovo  governo, qualunque esso sia, dovrà affrontare”. Lo dichiara il presidente dell’Ance, Paolo  Buzzetti, che annuncia la firma di un appello comune da parte di tutte le associazioni datoriali  della filiera dell’edilizia (Ance, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae - Casartigiani,  C.L.A.A.I., Alleanza delle Cooperative italiane, Aniem e Federcostruzioni) per definire un piano di
pagamento dei debiti pregressi della pa.

Il flop che finora ha fatto registrare la certificazione dei crediti, solo 3 milioni di euro sbloccati in 8  mesi, dipende infatti dalla reale impossibilità da parte dello Stato italiano di pagare i debiti pendenti per non incidere sul pareggio di bilancio strutturale, come definito dal fiscal compact.

Un problema che può essere rimosso solo con un accordo preventivo con l’Unione europea che  inquadri il pagamento dei crediti come una misura una tantum, non strutturale, e quindi a zero  impatto sulla stabilità del bilancio dello Stato. Lo dimostra il caso della Spagna che ha concordato  in sede europea una misura straordinaria di indebitamento per poter pagare le imprese. Grazie a  questo accordo preventivo il governo di Madrid ha potuto già saldare debiti per 27 miliardi in 5
mesi.

“Un confronto impietoso - aggiunge Buzzetti - che ci deve spingere a trovare quanto prima una  soluzione per porre fine a un’autentica finzione contabile che porta a nascondere il debito per non  gravare sul bilancio. Un artificio che sta facendo chiudere migliaia di imprese”.